"Sarebbe bello che...": l'appello di Antonio Gozzi ai candidati alle regionali

di Matteo Cantile

2 min, 19 sec

Il patron della Duferco chiede ai politici in corsa di occuparsi di temi concreti ed evitare polemiche sterili

"Sarebbe bello che...": l'appello di Antonio Gozzi ai candidati alle regionali

Antonio Gozzi, patron di Duferco, spesso tirato per la giacca per spingerlo a una sua discesa in politica, ha condiviso sul suo sito Piazza Levante una riflessione  sui principali problemi che affliggono la Liguria, in particolare la mancanza di opportunità lavorative per i giovani e l'invecchiamento della popolazione. L'editoriale è un appello ai candidati alla presidenza della Regione ha parlare più concretamente dei loro programmi. 

Secondo un sondaggio promosso dalla Società Economica di Chiavari su oltre 350 giovani del Tigullio tra i 18 e i 30 anni, la maggiore preoccupazione per le nuove generazioni è la necessità di lasciare la regione per trovare lavoro. Questa situazione, sottolinea Gozzi, ha radici profonde che risalgono alla crisi delle grandi imprese a partecipazione statale degli anni ’70 e ’80 e alla difficoltà della Liguria di sviluppare un nuovo modello economico basato su iniziativa privata, start-up, turismo e servizi.

Gozzi critica duramente l'immobilismo e la diffidenza verso l'innovazione che, a suo avviso, hanno caratterizzato a lungo la cultura di governo della regione. Per cambiare rotta, "è necessario mettere in campo idee concrete e progetti di sviluppo, come l’espansione dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova, collegandolo a un tessuto di piccole e medie imprese innovative, o il rafforzamento del ruolo strategico di Genova e della Liguria nel contesto del Mediterraneo".

Il patron di Duferco ha inoltre lodato il progetto di “Venture Building” promosso da Cassa Depositi e Prestiti, che ha portato otto milioni di euro in città per le start-up della blue economy, con un potenziale di investimento totale di oltre 70 milioni. Secondo Gozzi, è fondamentale che la politica regionale sostenga iniziative come questa e che i candidati alle prossime elezioni si esprimano chiaramente su questioni cruciali come la Gronda, la diga, lo SkyMetro in Val Bisagno e il tunnel subportuale. Queste infrastrutture, spiega, sono essenziali per uscire dall’isolamento e migliorare la mobilità della regione.

Anche il settore sanitario, afferma Gozzi, merita un dibattito più sereno e meno ideologico. Potenziare la sanità pubblica e la medicina di base è importante, ma non si può criminalizzare la sanità privata convenzionata, che spesso rappresenta un esempio di efficienza e qualità.

Gozzi conclude il suo editoriale con un appello ai candidati di ogni schieramento: dedicare questa breve campagna elettorale a parlare del futuro e delle opportunità per trattenere i giovani in Liguria, evitando le polemiche sterili sul passato. Solo così si potrà dare una speranza concreta e una visione positiva per il futuro della regione. Nel suo fondo Gozzi utilizzare spesso l'espressione "Sarebbe bello che": sarebbe indubbiamente bello che chi si è candidato a guidare la nostra regione per i prossimi 5 anni volesse provare a rispondere concretamente a questo appello.