Sanremo: rissa in carcere per ubriachezza da frutta macerata
di Redazione
Il sindacato Uspp: "Troppe violenze, sostituire alimenti per impedire ai detenuti di autoprodursi bevande alcoliche in cella"
Sospendere la distribuzione di frutta, sostituendola con altri alimenti, come le gelatine confezionate, per arginare l'abuso di alcol. A lanciare il monito è il sindacato ligure della polizia penitenziaria Uspp, che in una nota interviene su una rissa nel carcere di Valle Armea a Sanremo, dove in precedenza era stato anche picchiato in modo selvaggio Alberto Scagni, ancora in coma farmacologico e prognosi riservata.
Sabato scorso, denuncia il sindacato, detenuti di nazionalità diverse si sono affrontati per un regolamento di conti: "Gli atti di violenza pare che vengano commessi da detenuti sotto l'effetto dell'alcol ricavato clandestinamente attraverso la macerazione della frutta - si legge in una nota - a conferma di ciò, ci viene riferito che a uno dei detenuti coinvolti nella maxi rissa, giunto al pronto soccorso, sia stato riscontrato un elevato tasso alcolemico nel sangue". "A rischio non è solo l'incolumità degli agenti, ormai allo stremo, ma anche di quei detenuti più fragili. Non si comprende per quale motivo non sia stata sospesa la distribuzione di frutta sostituendola con altri alimenti come le gelatine confezionate, soluzione già in uso in altri istituti".
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