Sanità in Liguria, consiglio regionale: la Lega chiede l'accesso ai visitatori in ospedale. Il capogruppo Mai: "Pochi spiragli"

di Lorenzo Aluigi

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"Penso che una carezza, un abbraccio, la percezione del calore familiare, facciano la differenza per un malato, specialmente per gli anziani e i più fragili"

Sanità in Liguria, consiglio regionale: la Lega chiede l'accesso ai visitatori in ospedale. Il capogruppo Mai: "Pochi spiragli"

La Liguria, come altre regioni, ha vissuto una fase di enorme criticità a causa della pandemia. Per limitare la diffusione del Covid 19 e proteggere le categorie più fragili, come da normativa, era stato disposto il fermo delle visite ai degenti ospedalieri. Lo stato di emergenza ormai è cessato da tempo e nella nostra regione il numero di persone ricoverate in terapia intensiva è esiguo. Penso che una carezza, un abbraccio, la percezione del calore familiare, facciano la differenza per un malato, specialmente per gli anziani e i più fragili. Le strutture sanitarie non possono più essere ‘blindate’ per i visitatori che vorrebbero solo dare conforto e prestare la propria assistenza ai loro cari ricoverati. Ho notizia di alcuni reparti in cui pazienti molto anziani possono ricevere visita solo un’ora al giorno e a giorni alterni. Con una interrogazione ho chiesto alla Regione di attivarsi per garantire l’accesso dei visitatori negli ospedali e nelle strutture sanitarie con orari che siano congrui e giornalieri. Dispiace la risposta dell’Assessore Gratarola che non ha dato al momento spiragli per una soluzione immediata. Spero che si lavori di concerto con i direttori sanitari delle strutture per venire incontro alle esigenze dei degenti e dei loro parenti, perché non permettere ai malati di avere la vicinanza dei loro cari è disumano”.

Lo dichiara in una nota Stefano Mai, Capogruppo Lega in Consiglio Regionale