Sanità in Liguria, Bucci: "Sarà più vicina ai cittadini e con più risorse per i pazienti"

di Anna Li Vigni

Previste 32 case di comunità e 11 ospedali

Obiettivo: una sanità più vicina, moderna e sostenibile -  Sanità più vicina alle persone, moderna, capillare e sostenibile. È questo l’obiettivo della riforma del sistema sociosanitario ligure presentata oggi a Genova dal presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, e dall’assessore alla Sanità, Massimo Nicolò.

Verso una legge regionale bipartisan - In occasione della presentazione delle nuove linee guida, Bucci ha annunciato l’imminente arrivo di una proposta legislativa regionale.

A breve faremo una proposta di legge sulla sanità in consiglio regionale. Vogliamo che sia bipartisan, e cercheremo di coinvolgere tutti”, ha dichiarato il presidente Bucci, sottolineando la volontà dell’amministrazione di aprire un confronto ampio e condiviso. L’obiettivo è disegnare una sanità capace di affrontare le sfide del futuro, a partire dall’invecchiamento della popolazione.

Risposte all'invecchiamento della popolazione - "Vogliamo essere più vicini al paziente con più risorse. Dobbiamo ripensare il nostro sistema sociosanitario, nella regione più anziana d'Europa. La nostra sarà una proposta a livello nazionale, perché la Liguria anticipa il trend nazionale di invecchiamento. Vogliamo una sanità di alta qualità, adeguata all'alta qualità della vita nella nostra regione”, ha spiegato Bucci.

Gli obiettivi della riforma - Nel dettaglio, gli obiettivi dell’amministrazione regionale puntano a:

Migliorare l’accesso e l’erogazione delle cure;

Estendere i servizi su tutto il territorio;

Ottimizzare le strutture amministrative e logistiche;

Consolidare la governance sanitaria;

Semplificare i processi burocratici.

Valorizzare le risorse umane e ridurre gli sprechi

Nella sanità ligure lavorano 26mila persone. Vogliamo che tutti partecipino a questo processo. Esamineremo la produttività di tutti, non vogliamo sprechi”, ha aggiunto Bucci, evidenziando l’importanza di valorizzare le risorse umane e monitorare le performance, in un’ottica di maggiore efficienza.

Un nuovo modello organizzativo per il territorio - La riforma si fonda su un nuovo modello organizzativo che punta a potenziare l’assistenza sul territorio. Sono previste:

32 case di comunità, per offrire cure e servizi sanitari vicino ai cittadini;

11 ospedali di comunità, destinati ai malati cronici e meno gravi.

Le novità per i cittadini - Tra le principali novità introdotte dalla riforma:

Misure per accorciare le liste d’attesa;

Piena attivazione del fascicolo sanitario elettronico;

Introduzione del numero unico 116117 per la guardia medica;

Lancio del servizio di assistenza “Chiedi a me” nei pronto soccorso.

Tempistiche e obiettivi finali - La giunta regionale punta a completare l’intera riforma entro il prossimo anno, segnando così un passo decisivo verso una sanità più moderna, accessibile e integrata sul territorio.

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