Sampdoria, Thorsby: "Non vedevo l'ora di iniziare. Futuro? Vedremo ad agosto"

di Redazione

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Il centrocampista a Telenord: "Per me è tutto nuovo, posso giocare in tutte le posizioni"

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Uno dei giocatori da valutare in questa fase di ritiro per la Sampdoria è Morten Thorsby. Il primo norvegese della storia blucerchiata si è subito messo a piena disposizione di Eusebio Di Francesco. La concorrenza a centrocampo è elevata e il suo futuro appare ancora incerto. Il giocatori si è raccontato ai microfoni di Telenord.
Thorsby, come sta procedendo il ritiro? "E’ andata molto bene la prima settimana. I ritmi di allenamento sono duri, ci sono molte sedute. Ci alleniamo, mangiamo e dormiamo. Il posto però è molto bello, ieri abbiamo avuto una giornata libera e abbiamo visto le montagne qua intorno" Cosa vi chiede mister Di Francesco? "E’ un metodo di giocare nuovo per me, è una nuova cultura di calcio. Devo imparare tutti i principi che i nuovi giocatori devono apprendere. Sono concentrato ad imparare il nuovo sistema di gioco focalizzandomi sul mio ruolo". Che tipo di giocatore sei? "Posso giocare in tutte le posizioni. Ma la mia posizione preferita è interno di destra o di sinistra che ha libertà di muoversi ’box to box’. La mia qualità maggiore è di partire dalle retrovie e inserirmi in area di rigore ma allo stesso di contribuire a difendere. Letteralmente dovunque". C’è un giocatore che ti aiuta di più con la lingua? "C’è un gruppo che parla inglese, ci sono stati ragazzi stranieri. C’è poi Albin Edkal con cui posso parlare svedese, Praet e Barreto parlano olandese e altri giocatori parlano inglese quindi non ci sono problemi. Il mio italiano sta migliorando e questo è un bene". Cosa significa la Sampdoria per te? "Volevo venire qui alla Samp già a gennaio, non vedevo l’ora di avere questa possibilità. So che sarà difficile perché è un grande club, c’è molta concorrenza con tantissimi giocatori forti ma farò del mio meglio alla Sampdoria. La mia prima impressione è ottima, non vedo l’ora di affrontare le prossime settimane". Hai incontrato Osti un paio di giorni fa. "Sì. Mi ha detto di fare tutto ciò che posso per mettermi in mostra. Imparerò il più possibile e vedremo come sarà la situazione ad agosto". C’è la possibilità che tu vada via? "Vedremo, la strada è ancora lunga. Sono concentrato solo sulle prossime settimane. Ogni giorno ci sono un sacco di cose da imparare e sono focalizzato solo su questo". Com’è il presidente Ferrero? "Ci siamo incontrati nei primi giorni, abbiamo cenato tutti insieme. E’ stato bello finalmente incontrarlo. Ovviamente è una persona importante per il club. E’ veramente una persona simpatica". Dove può arrivare la Samp? "Siamo un gruppo giovane, con tanto talento e voglia di migliorarsi. Vogliamo sempre fare meglio e questa è la cosa più importante per una squadra. C’è molta competizione, ripeto. Penso che si sta formando una buona squadra". C'è un desiderio di vendetta sportiva dopo gli ultimi sei mesi all’Herenveen? "Non la definirei ’vendetta’. Per me sono stati sei mesi da dimenticare perchè la situazione non era calcio. Non era la situazione che volevo da calciatore. Ora sono felice perchè posso concentrami ogni giorno per migliorare. Questo è il mio desiderio. Non vorrei più parlare degli ultimi sei mesi". Cosa ne pensi del calcio italiano e che difficoltà pensi di incontrare? "Sicuramente ci sono delle differenze. Il modo di giocare è molto diverso ma ci sono stati giocatori stranieri che sono arrivati nel nostro campionato e hanno fatto bene. Ci sono tanti esempi e anche per questo che ho scelto di venire qua. Ovviamente mi serve del tempo per imparare il modo di giocare. Sfrutto tutti i giorni per migliorare". Sei il primo giocatore norvegese della Sampdoria. "So di essere il primo norvegese. E’ una cosa speciale per me. Ho qualcosa da dimostrare e anche questo è importante".