Sampdoria: la storia di Vialli diventa un podcast
di Stefano Rissetto
Tra i partecipanti al progetto anche Giovanni Malagò, Marco Ponti, Giovanni Invernizzi, Luca Pellegrini, Paolo Condò e Giorgio Porrà
Due ore di calcio che sembrano appartenere a un’altra epoca, due ore per raccontare la vita di un campione che, con il suo stile educato e il talento straordinario, è già diventato un simbolo. È Gianluca Vialli il protagonista della nuova puntata di Icone, il podcast di Orange Media Group dedicato ai grandi personaggi che hanno segnato la storia.
La puntata, divisa in due parti da un’ora ciascuna, ripercorre le tappe fondamentali della carriera sportiva di Vialli, dagli inizi sui campi dell’oratorio a Cremona fino agli indimenticabili successi con la Sampdoria, tra cui lo scudetto e la Coppa delle Coppe, e alla conquista della Champions League con la Juventus. Non manca il racconto delle esperienze con la maglia azzurra, dalle delusioni alle emozioni, fino al trionfo come capo missione dell’Italia agli Europei del 2021.
La storia di Vialli, però, non si ferma solo alla sua carriera. Il podcast racconta anche la sua lotta contro la malattia, che lo ha strappato alla vita il 5 gennaio 2023, ma che ha mostrato al mondo la sua grandezza come uomo e fonte di ispirazione. Un racconto che intreccia la sua straordinaria carriera con l’eredità umana che ha lasciato, simbolo di un calcio fatto di valori, gioia e passione, proprio come lui li ha sempre interpretati, in campo e fuori.
Il podcast, disponibile su Spotify, è scritto da Simone Spoladori, con la direzione della sceneggiatrice Morena Rossi e la narrazione della giornalista Natascha Lusenti, voce storica di Radio2 Rai. A rendere ancora più ricco il racconto, le testimonianze di figure illustri come Giovanni Malagò, presidente del CONI, il regista Marco Ponti, gli ex compagni di squadra Giovanni Invernizzi e Luca Pellegrini, e i giornalisti Paolo Condò e Giorgio Porrà.
“Quella di Gianluca Vialli è una storia che appartiene a tutti noi, raccontarla mi ha profondamente commosso”, afferma Natascha Lusenti. “Sono una grande appassionata di calcio e, come molti italiani, ricordo l’abbraccio emozionante tra lui e Roberto Mancini allo stadio di Wembley, l’11 luglio del 2021. La nostra storia comincia proprio da lì, dai gemelli del gol che, insieme, hanno fatto trionfare l’Italia agli Europei”.
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