Sampdoria, la rabbia di Giampaolo: "Non siamo stati all'altezza"
di Redazione
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Il tecnico: "Il mio rinnovo? Dipende dalle ambizioni dei miei giocatori"
È un Marco Giampaolo visibilmente amareggiato quello che si è presentato in conferenza stampa dopo la sconfitta con la Lazio: "Dispiace per questo risultato, fa rabbia il primo tempo che non è stato all’altezza. Non si può subire gol per un passaggio sbagliato, evidentemente non c’era la condizione mentale giusta. Quando giochi certe gare non puoi sbagliare nulla". Così Giampaolo ha analizzato Sampdoria-Lazio, chiusa con una sconfitta per la doppietta di Caicedo.
Le voci societarie? "Solo alibi. Per buona parte del campionato siamo stati in zona Europa League, dobbiamo crescere e fare quel salto in più, non possiamo fare partite come oggi. Se abbiamo perso è stata solo una nostra responsabilità, il secondo tempo ha certificato che la squadra poteva fare molto meglio, era una gara alla portata. Certe partite fanno la differenza, non è una cosa normale fare certe prestazioni”.
Giampaolo sarà ancora l'allenatore della Samp nella prossima stagione? "Il mio rinnovo dipende dai calciatori, io ho un patto con i calciatori: se capisco che sono disponibili, motivati ed ambiziosi per colmare quell’uno e se c’è programmazione della società sapete che qui io qui sto bene, amo questa città. Se capisco che non possiamo chiudere quel cerchio non voglio deludere nessuno.
Tonelli? "Mi dà fastidio quando si strumentalizzano le cose. Lui è un giocatore della Samp, ci ha fatto fare il salto di qualità anche se so che qualcuno non è d’accordo, e finché ce l’ho lo faccio giocare, se la Samp non vuole riscattarlo poi non lo faccio giocare, mica gli faccio prendere un giocatore che non vuole. È chiarissimo".
Dopo pochi minuti, Omar Colley ha chiesto il cambio per problemi di stomaco: "Si tratta di un ulteriore errore, perché se Colley non sta bene non scende in campo. Prima della partita mi è stato detto che stava bene nonostante sia stato male prima. La squadra ha sfiorato il pareggio nella ripresa? Mi fa incazzare ancora di più. I ragazzi hanno salvato l’onore e l’orgoglio con quella ripresa, ma abbiamo perso la partita. E’ stato un pulirsi la coscienza e questo mi fa arrabbiare. Potrei poi sottolineare tanti aspetti positivi, ma non contano nulla di fronte alla sconfitta. Se regali ad un avversario forte step mentali è difficile. Deve farci riflettere come la distanza non sia né tecnica né fisica, ma mentale. Se non abbiamo ambizioni finiamo per appiattirci sulle nostre posizioni. I gol subiti sono frutto di disattenzioni".
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