Sampdoria, la Finanza: Ferrero avrebbe usato i sussidi Covid del club per interessi personali

di Redazione

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Secondo le Fiamme Gialle sarebbero stati utilizzati 400mila euro dalla tranche di 25 milioni che la Sampdoria aveva ottenuto

Sampdoria, la Finanza: Ferrero avrebbe usato i sussidi Covid del club per interessi personali

Emergono ulteriori novità nell'inchiesta che vede l'ex presidente e attuale proprietario della Sampdoria Massimo Ferrero in carcere a San Vittore. Ferrero avrebbe utilizzato i finanziamenti Covid arrivati alla Sampdoria per pagare i debiti di altre società poi fallite e coinvolte nell’inchiesta della Guardia di Finanza. L’accusa è stata inserita in un’informativa del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Cosenza, già trasmessa alla Procura di Paola.

Secondo le Fiamme Gialle sarebbero stati utilizzati 400mila euro dalla tranche di 25 milioni che la Sampdoria aveva ottenuto come “fondo Sace” durante l’acme del Covid, quale misura a sostegno della liquidità, erogata materialmente da Macquarie Bank International Limited con la garanzia appunto di Sace, spa di Cassa depositi e prestiti.

Dalle carte dei Pm Ferrero, nonostante abbia acquistato praticamente gratis il club, senza debiti bancari e dotato di un “tesoretto” di 65 milioni per coprire i fabbisogni iniziali, a più riprese avrebbe poi attinto alle casse blucerchiate in cui, di fatto, non ha mai messo nulla.

Nell'inchiesta sono finiti a vario titolo Vanessa Ferrero, 48 anni, figlia di Massimo (è accusata di aver sottratto 740 mila euro dalle casse della Ellemme Group Srl); Giorgio Ferrero, 41, nipote di Ferrero; Giovanni Fanelli, 53 anni, di Potenza; Del Gatto Aiello, di Torre Annunziata, 55, residente ad Acquappesa; Roberto Coppolone, 55 anni, di Roma; Paolo Carini, 77, di Roma; Cesare Fazioli, 64, di Roma, Laura Sini, 56, di Roma. 

L'arresto di Massimo Ferrero e il crac della sua "Holding Max" stanno preoccupando non poco i tifosi blucerchiati.