Sampdoria, l'esposto e il mercato: nessuno gioca a fare il furbo

di Maurizio Michieli

2 min, 26 sec

L'articolo 90 delle Noif e il nodo dell'interpretazione: così si è mossa la società blucerchiata

Sarà un caso - anzi, certamente lo è - ma dopo che Pietro Accardi ha schiacciato l'acceleratore sul calcio mercato della Sampdoria, gettando le basi per l'allestimento di una squadra in grado di competere nella lotta per la serie A, sono iniziati i guai. O, meglio, l'avviso di guai ai naviganti e soprattutto ai… marinai. L'esposto di Massimo Cellino alla Lega di serie B, che poi ha mandato la richiesta alla Figc, chiama in causa l'articolo 90 delle norme federali, introdotto per porre dei paletti a chi, come la società blucerchiata (ma non solo), ha usufruito della legge del 2019 sulla crisi di impresa per ottenere il piano di ristrutturazione del debito previsto dallo Stato italiano.
Va ricordato che attraverso la composizione negoziata dei mesi precedenti e il via libera del Cda della Sampdoria all’aumento di capitale e alla diluizione delle quote in capo a Massimo Ferrero il 30 maggio 2023, non solo il club blucerchiato è stato salvato dal fallimento e dalla perdita del titolo sportivo ma ha pure cambiato proprietà, passando appunto da Ferrero a Manfredi e Radrizzani. Un'operazione delicatissima di ingegneria finanziaria che è poi diventata addirittura materia di studio nelle Università italiane, dove sono stati invitati a parlarne l'avvocato Eugenio Bissocoli (il "compositore") e Gianni Panconi, allora amministratore delegato de facto del club.
A tessere la tela di questo complesso meccanismo giuridico-finanziario per conto dei nuovi acquirenti era stato, oltre a Bissocoli e al Consiglio di amministrazione, lo studio Dla Piper di Milano con in testa l'avvocato Francesco De Gennaro, il cui operato è stato unanimemente riconosciuto non soltanto come efficace (visto il risultato finale) ma anche trasparente, lineare e perfettamente conforme alle normative vigenti. Lo stesso studio e lo stesso De Gennaro sono all'origine dell'interpretazione da parte della Sampdoria dell'articolo 90 delle Noif , divenuto oggetto del contenzioso sollevato da Cellino. Non solo. Per cautelarsi ulteriormente la società blucerchiata su questo tema si è avvalsa anche di pareri legali e tecnici di primario standing, con profonda esperienza di normative FIGC e calcio in genere. Un procedimento preciso e puntuale per presentarsi "blindata" all'appuntamento con il mercato e i relativi vincoli da rispettare.  
Domani (giovedì 25 luglio) ci sarà il tavolo tecnico tra FIGC, Serie A, Serie B e Serie C dove si discuterà dell'esposto. Tra l'altro i club italiani in questa situazione sono una ventina. Ma il polverone si è sollevato - casualmente, ripetiamo - quando la Sampdoria ha dato l'impressione di alzare il livello delle ambizioni.
"La norma è di dubbia interpretazione e la Samp le dà una sua lettura e si sente tranquilla, le altre società hanno tutte le antenne dritte ma solo il Brescia e il Pisa si sono esposte", scrive il collega della Gazzetta dello Sport, Nicola Binda, preparato ed esperto. Sottolineando come tutto ruoti attorno alla parola "interpretazione". Insomma, nessuno gioca a fare il furbo. Almeno dalle parti di Genova e Bogliasco.

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