Sampdoria, Flachi: "Serve un miracolo". Dossena: "Curto regista a Catanzaro, perché..."
di Maurizio Michieli
L'analisi dei due opinionisti blucerchiati: "Bisogna credere nella salvezza per la matematica e per amore verso la squadra, ma i giocatori devono dare di più"
"Bisogna credere nella salvezza sia perché la matematica lo permette sia perché amiamo la Sampdoria. Ma i segnali sono negativi. Anche a Catanzaro si è visto poco, persino in un contropiede in quattro contro due. Le avversarie corrono, questi ragazzi invece fanno davvero poco, serve di più per raggiungere l'obiettivo".
Parola di Francesco Flachi, terzo cannoniere nella storia della Sampdoria.
"Nel secondo tempo con il Catanzaro in dieci uomini abbiamo visto Curto costretto a impostare il gioco perché nessun centrocampista chiedeva il pallone, dettava il passaggio. A un certo punto Bereszinsky e un compagno si sono scambiati il pallone tre volte nello spazio di cinque metri, anziché tentare di affondare. Questi sono segnali che ti fanno capire che c'è poco da fare. Anche se per fortuna il calcio è diverso da altri sport e possono accadere cose imprevedibili e impreviste, non sempre le differenze tecniche si traducono in risultati", ha aggiunto Beppe Dossena, bandiera dell'epoca d'oro e campione del mondo.
Vi proponiamo un estratto dei loro interventi, la trasmissione integrale è disponibile on demand sul sito telenord.it nella sezione dedicata al Derby del Lunedì.
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