Sampdoria, Donati: "Non sono un ruffiano, cercheremo di trascinare i tifosi dalla nostra parte"

di red. sport

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"Ho un entusiasmo clamoroso, il tempo è poco ma con la volontà si possono superare tutti gli ostacoli e lo dirò anche alla squadra"

Massimo Donati, nuovo allenatore della Sampdoria dove aveva giocato per una stagione 22 anni fa, si presenta ai tifosi con una video intervista sui canali ufficiali del club.

Il ritorno alla Sampdoria - "Tornare alla Sampdoria è qualcosa di gratificante, importante. Gli aggettivi sono tanti. Sono passati molti anni da quando ero un calciatore, e quindi è cambiato un po' tutto. Alla fine sono due lavori diversi, due cose completamente differenti. Da calciatore sono stato molto bene qui, anche perché la stagione è stata molto positiva con mister Novellino. Ora inizia un nuovo capitolo, con nuove sfide da affrontare".

Entusiasmo e voglia di riscatto - "Il mio entusiasmo è clamoroso: ho tanta voglia di fare, tanta voglia di fare bene, anche dopo alcune stagioni in cui le cose non sono andate proprio benissimo. Sono un allenatore che pretende molto, con tanta voglia di lavorare e fare bene. Voglio trasmettere questa energia a tutto l’ambiente, non solo ai giocatori. Credo che, se si va tutti nella stessa direzione, si possano ottenere grandi risultati".

Una chiamata impossibile da rifiutare - "La Sampdoria è qualcosa di speciale, non solo per me, ma per tantissime persone. Appena si è presentata l’occasione di iniziare questa avventura, non ho più guardato niente: volevo solo iniziare. Adesso non vedo l’ora di lavorare con i giocatori e con tutto l’ambiente. Questo percorso dovrà essere organizzato e ben costruito in ogni dettaglio: solo così si possono ottenere risultati importanti".

Sogni che diventano obiettivi - "Credo che quando una persona desidera veramente qualcosa e fa di tutto per ottenerla, spesso ci riesce. L’ho vissuto spesso nella mia vita e nella mia carriera. Qualcuno parla di sogni, ma per me si tratta sempre di obiettivi. Tutto dipende da quanto sei disposto a fare o a sacrificare per raggiungerli".

Sognare sì, ma con concretezza - "Questo discorso vale anche per la squadra: sognare va bene, ma dentro ogni sogno c’è un obiettivo. Bisogna essere pronti a perdere, a soffrire, pur di raggiungerlo. Spesso, se sei disposto a tutto, le cose si realizzano. Qualche anno fa dissi che magari un giorno sarei tornato. In cuor mio, era più un obiettivo che un sogno".

Fame, determinazione e spirito di gruppo - "Ora sono qui, e bisogna rimboccarsi le maniche. Arrivo da allenatore con grande fame, determinazione e voglia di emergere. Questi valori vanno trasmessi alla squadra. L’obiettivo è coinvolgere tutti: allenatore, squadra, società, staff tecnico, tifosi. Se diventiamo un blocco unico, potremo fare grandi cose"

Un calcio intenso e concreto - "Il mio calcio è intenso, di corsa, con pochi fronzoli e tanta concretezza. Credo che la Serie B richieda proprio questo. Tutto parte da una grande mentalità, da spirito e determinazione. Sono cose che devono entrare subito nella squadra, anche se richiedono tempo: senza queste basi, è difficile affrontare la stagione".

Ripartire con lo spirito giusto - "Dopo due stagioni difficili, questa mentalità è imprescindibile. Ora ci sono diversi elementi in rosa, stiamo parlando e valutando cosa fare. È vero che la stagione è finita tardi, quindi abbiamo meno tempo a disposizione, ma inizieremo presto con gli allenamenti".

Organizzazione e lavoro quotidiano - "Credo che, passo dopo passo, in questi giorni sistemeremo tutto: organizzazione, rosa, entrate e uscite. Il tempo è poco, ma sufficiente. Serve solo la volontà. Siamo qui per lavorare tutto il giorno e mettere ogni cosa al suo posto, per partire nella giusta direzione".

Parlare con i fatti - "Ai tifosi dico che vedranno una squadra che darà tutto. Non sono un allenatore ruffiano che ama fare proclami: voglio dimostrare con i fatti. Voglio che sia la squadra a parlare, con l’atteggiamento, non con le parole. Questo è il segnale più giusto".

Fuoco dentro e spirito di sacrificio - "I tifosi vedranno in me, nello staff e nei giocatori il fuoco, perché senza fuoco non si può stare qui. I giocatori che verranno dovranno avere qualcosa di speciale dentro, che li spinga ad andare oltre anche gli errori. Gli errori fanno parte del gioco, ma se li commetti con il giusto spirito, si accettano e si riparte".

Impegno e dedizione totale - "Ai tifosi prometto impegno massimo, dedizione totale e grande voglia di fare".

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