Samp, la serie B è dietro l'angolo: ora basta con la farsa del bond e via al piano di salvataggio della società

di Maurizio Michieli

3 min, 53 sec

Il "commissario" Bissocoli non deve ridursi al 6 giugno per alzare bandiera bianca perché sarebbe troppo tardi

Samp, la serie B è dietro l'angolo: ora basta con la farsa del bond e via al piano di salvataggio della società

La sconfitta con la Cremonese al "Ferraris" ha sancito il virtuale ritorno della Sampdoria in serie B. Manca la matematica - ed è giusto non emettere sentenze premature - ma purtroppo la strada verso il baratro è spianata, anche alla luce del fatto che i "cugini" alla lontana dello Spezia confermano meritoriamente di possedere un bomber vero (Nzola) ed una solidità tale da sfiorare persino la vittoria in quel di Firenze.

Ecco perché è giunto il momento di distogliere le attenzioni dalla squadra e rivolgerle esclusivamente al futuro della società. La conditio sine qua non per evitare un doppio orrore - retrocessione e fallimento - è nelle mani del "commissario" Eugenio Bissocoli, l'avvocato che sta gestendo la cosiddetta composizione negoziata, in scadenza il 6 giugno.

Bissocoli - professionista super partes e di acclarato valore - non "deve" ridursi all'ultimo momento per certificare il naufragio dell'operazione bond (non lo James 007, ma quella della ricerca grottesca di un prestito convertibile in azioni da parte dell'attuale proprietario della Sampdoria, ovvero Massimo Ferrero). Il professionista ha il dovere pratico e morale - davanti allo scenario di una Gradinata Sud talmente bella, anche e soprattutto nelle disgrazie da far capire che la Samp non avrà mai problemi "sinché i suoi tifosi canteranno" - di alzare bandiera bianca in anticipo e dare spazio e tempo per la "costruzione" di un piano di salvataggio della società blucerchiata.

Un piano al quale devono partecipare le istituzioni genovesi (nel ruolo legittimo di "facilitatori", considerato che la Sampdoria è anche un patrimonio della città), l'ex presidente Edoardo Garrone (con il ruolo di regista, peraltro già messo in campo ai tempi della trattativa Vialli e ribadito attraverso un recente comunicato ufficiale), una sponda qualificata di imprenditori locali di antica e provata fede blucerchiata (alcuni si sono già esposti, da Marco Bisagno a Sandro Biasotti) ed infine, sia fa per dire, il finanziatore principe: che non può che essere un Fondo di investimento in grado di intravvedere nella Sampdoria un valore affettivo ma soprattutto un potenziale affare economico (Merlyn Partner di Alessandro Barnaba ha da settimane già predisposto un piano B, è il caso di dirlo).

L'articolo 52 delle norme federali recita testualmente:

Il titolo sportivo è il riconoscimento da parte della F.I.G.C. delle condizioni tecniche
sportive che consentono, concorrendo gli altri requisiti previsti dalle norme federali, la
partecipazione di una società ad un determinato Campionato.
In nessun caso il titolo sportivo può essere oggetto di valutazione economica o di cessione.
Il titolo sportivo di una società cui venga revocata l’affiliazione ai sensi dell’art. 16, comma
6, può essere attribuito, entro il termine del 10 giugno della stagione in corso, ad altra società
con delibera del Presidente federale, previo parere vincolante della COVISOC ove il titolo
sportivo concerna un campionato professionistico, a condizione che la nuova società, con sede
nello stesso comune della precedente, dimostri nel termine perentorio di cinque giorni prima,
esclusi i festivi, di detta scadenza:
1) di avere acquisito l’intera azienda sportiva della società in stato di insolvenza;
2) di avere ottenuto l’affiliazione alla F.I.G.C.;
3) di essersi accollata e di avere assolto tutti i debiti sportivi della società cui è stata revocata
l’affiliazione ovvero di averne garantito il pagamento mediante rilascio di fideiussione
bancaria a prima richiesta;
4) di possedere un adeguato patrimonio e risorse sufficienti a garantire il soddisfacimento
degli oneri relativi al campionato di competenza;
5) di aver depositato, per le società professionistiche, dichiarazione del legale rappresentante
contenente l’impegno a garantire con fideiussione bancaria a prima richiesta le obbligazioni
derivanti dai contratti con i tesserati e dalle operazioni di acquisizione di calciatori. Il deposito
della fideiussione è condizione per il rilascio del visto di esecutività dei contratti.
I soci e gli amministratori della nuova società non devono aver ricoperto, negli ultimi 5 anni,
il ruolo di socio, di amministratore e/o di dirigente con poteri di rappresentanza nell’ambito
federale, in società destinatarie di provvedimenti di esclusione dal campionato di competenza
o di revoca dell’affiliazione dalla FIGC.

E' in questo perimetro ben delineato che il salvataggio della Sampdoria può realizzarsi, anche attraverso la salvaguardia del titolo sportivo (quasi certamente la serie B). Ma occorre il tempo per poter mettere in piedi l'operazione. Chiunque la ostacoli, da dentro e da fuori la società, è da considerarsi un nemico. Mentre la Samp, in questo drammatico momento storico, deve poter contare, oltre che sui suoi impeccabili tifosi, sugli amici, quelli veri. Chi lo è veramente, getti la maschera ed il cuore oltre le transenne. La Sampdoria lo merita sempre e a prescindere.