Salone Nautico, il ministro Urso: "Su 16 miliardi di fondi PNRR, 8 andranno al nostro ministero"

di Filippo Serio

Il ministro del Made in Italy: "“L’expo di Genova è un’eccellenza invidiata all’estero, che deve fare da capo fila alla crescita del settore marittimo italiano”

Da oggi al 26 settembre si apre la 63esima edizione del Salone Nautico di Genova. In collegamento skype con l’evento, partecipa anche Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, che sottolinea come il mare sia sempre stato al centro della sua politica. “Nel 1995 -spiega Urso- ho presentato per la prima volta una proposta di legge per l’istituzione del Ministero del Mare e sono fiero che finalmente Giorgia Meloni abbia voluto renderlo parte del suo Governo.”

La blue economy con i suoi oltre 7 miliardi di euro di rendita annuale è uno dei settori commerciali su cui il Paese deve fare leva per mantenere un livello di crescita soddisfacente a livello europeo. “Il futuro del nostro paese si gioca sul mare. La nautica italiana è l’emblema del Made in Italy su acqua dal momento che coniuga in sé tecnologia, meccanica, design, arredo e componentistica, facendo da vetrina alle innovazioni di cui è capace il nostro Paese”.

Con la costituzione del Ministero del Mare, la Premier Giorgia Meloni ha dato risalto al mondo delle “aziende blu”, che, afferma Urso, sarà ulteriormente agevolato dalla manovra di revisione delle tempistiche burocratiche per la registrazione dei natanti. Sottolinea il ministro: “abbiamo ridotto in maniera significativa i tempi previsti per il rilascio delle iscrizioni provvisorie alle navi e alle imbarcazioni di porto: passando da sessanta a nove giorni di attesa abbiamo favorito l’aumento delle richieste entranti.”

Il Ministero del Mare si sta, inoltre, muovendo per destinare 16 miliardi di euro alle imprese marittime, che hanno vinto i bandi istituiti dal Governo per premiare la sostenibilità nel mondo del commercio su acqua. “Il denaro, però, non basta per tornare a dar forza ai nostri mari- afferma il ministro delle Imprese- è per questo che, in collaborazione con il ministro dell’Istruzione Valditara abbiamo deciso di proporre la creazione de “Il liceo del Made in Italy” e aumentare le risorse a disposizione degli istituti tecnici marittimi per rafforzare il percorso di formazione delle figure professionali, che lavoreranno nel settore nautico.”

Passando, infine, al tema del Pnrr, il ministro Urso ha dichiarato che il Governo sta progettando di convogliare una grande fetta dei fondi diretti alla transizione green e digitale alle imprese italiane del settore marittimo: “8 miliardi di euro del Pnrr arriveranno nelle casse delle aziende portuali, che si impegneranno a divenire più sostenibili e 1,5 miliardi verranno destinati alle aziende, che saranno in grado di produrre tecnologie rinnovabili ai fini dell’auto-consumo industriale”.