Sale giochi e trasporti, tre aziende interdette per mafia a Genova
di Fabio Canessa
1 min, 2 sec
Collegamenti con la 'ndrangheta e 'Cosa Nostra', interviene il Prefetto
Il prefetto di Genova Fiamma Spena ha adottato tre nuove interdittive antimafia nei confronti di alcune società operanti nell'area metropolitana di Genova.
In due casi si tratta di aziende di trasporto conto terzi anche in ambito portuale risultate, grazie alle indagini di Polizia, carabinieri e Gdf, strettamente collegate a affiliati di rilievo della principale cosca della piana di Gioia Tauro, quella dei Piromalli-Molè.
L'altro caso riguarda una srl presente a Sampierdarena che si occupa di sale giochi i cui dirigenti farebbero riferimento sia al gruppo camorristico delle teste Matte che alla famiglia Fiandaca, emanazione genovese di 'cosa nostra' siciliana.
Le interdittive "confermano - si legge nella nota della Prefettura genovese - forme di radicamento della criminalità organizzata sia di matrice 'ndranghetista che mafiosa e camorrista nel tessuto economico di questo territorio".
I provvedimenti vanno a aggiungersi a altre 24 interdittive adottate dal prefetto Spena negli ultimi 4 anni. La prefettura ha convocato la Conferenza regionale delle autorità di pubblica sicurezza per il 6 agosto durante il quale verrà sviluppata l'analisi della realtà del porto di Genova "alla luce di tutte le evidenze investigative e giudiziarie degli ultimi anni" che consentono di delineare "scenari nei quali si appalesa il tentativo di infiltrazione di nuovi clan e famiglie appartenenti alla criminalità di stampo mafioso".
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