Una grande sorpresa accoglie i passeggeri che a partire da oggi, lunedì 1° luglio, tornano a utilizzare la stazione della Metro A Vittorio Emanuele: è l’opera site specific Prospettiva comune (2024) dell’artista altoatesina Esther Stocker, che per l’occasione ha completamente trasformato il grande atrio della metropolitana.
Oltre 8000 metri di nastro adesivo nero, su sfondo bianco, ricoprono pareti, soffitto, pilastri e dispositivi di accesso secondo un fitto sistema di linee ortogonali e una serie di elementi geometrici ancorati al soffitto e disposti a terra lungo le navate laterali di questa cattedrale metropolitana intercettano lo sguardo dei passanti.
Una collettiva che mette in luce il contributo fondamentale delle donne alla storia di una delle forme di espressione artistica forse ad oggi meno indagate: gli ambienti. Al confine tra arte, architettura e design, sono opere tridimensionali e immersive, che si attivano grazie all’interazione del pubblico e vengono completate dalla presenza umana.
Proprio da questi presupposti nasce la sinergia tra MAXXI e ATAC, per portare un ambiente anche fuori dal Museo, suscitando sorpresa, emozione e curiosità in un luogo attraversato ogni giorno da migliaia di persone.
Alessandro Giuli, Presidente Fondazione MAXXI, ha dichiarato: «Siamo molto felici di questa collaborazione con ATAC, che ci permette di portare l’arte del XXI secolo nel cuore della città, a contatto con migliaia di romani e di turisti. Ambienti è una mostra a cui teniamo particolarmente, perché rappresenta un manifesto di come immaginiamo il MAXXI del futuro, per l’indiscussa qualità della ricerca artistica da cui si muove e perché il pubblico ci ha premiato con entusiasmo, rendendola la mostra del MAXXI più visitata di sempre con oltre 50 mila visitatori nei primi due mesi di apertura. Ci fa inoltre molto piacere che sempre più spesso istituzioni e aziende, come ATAC in questo caso, scelgano il MAXXI come partner di progetti innovativi nel segno dell’arte».
Alberto Zorzan, Direttore generale ATAC, ha aggiunto: «Ringrazio la Fondazione MAXXI per l’importante supporto che ci ha consentito di usare questi giorni di chiusura della stazione, necessari per svolgere interventi indispensabili ed indifferibili, per preparare uno spettacolo d’arte che rende più attrattiva la stazione della Metropolitana. Questa collaborazione prosegue il cammino che abbiamo intrapreso per fare dei luoghi del trasporto pubblico dei collettori di stimoli positivi, usando il linguaggio dell’alta cultura. Portare l’arte nel mondo del trasporto pubblico è un modo intelligente, infatti, per arricchire, ampliandola, l’esperienza del viaggio».