Ripresa del campionato, è iniziata la settimana decisiva: giovedì il vertice finale

di Maria Grazia Barile

Protocollo di 39 pagine allo studio del comitato tecnico scientifico

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È iniziata la settimana chiave per la ripresa del campionato: giovedì 28 maggio è in programma il summit decisivo per tornare in campo con il ministro dello sport Spadafora, quello della Figc Gravina, il presidente di Lega Dal Pino e tutte le componenti del mondo del calcio. 
Intanto Spadafora ha anticipato che si ripartirà il 13 o il 20 giugno e che il protocollo da seguire non si discosta di molto da quello precedente per gli allenamenti collettivi.
 Trentanove pagine, all'interno le misure di quarantena da adottare in caso di calciatore positivo, a seconda della situazione sanitaria nazionale al momento del contagio. Migliore sarà la situazione in Italia, minore sarà la restrittività delle regole. Per il momento, comunque, resta valido quanto deciso per gli allenamenti collettivi, con il giocatore colpito da Covid 19 in isolamento e il resto della squadra in ritiro per 14 giorni, con possibilità di allenarsi.
E' confermato che negli stadi saranno ammesse al massimo 300 persone, comprese le 60 della squadra in trasferta. Fra queste 300, oltre a calciatori e arbitri, anche 6 raccattapalle maggiorenni, 8 componenti della delegazione della società ospitante, 4 di quella ospite e 6 addetti alle pulizie.
Come gia' visto  in in Bundesliga, gli arbitri dovranno arrivare allo stadio 1h e 45’ prima del fischio d’inizio, uno per macchina. La squadra ospite 1 h e 40’ prima, suddivisa in più pullman. I calciatori di casa dovranno arrivare un'ora e mezza prima, con auto proprie. Negli spogliatoi, se possibile, titolari e riserve verranno divisi in ambienti diversi.
Per quanto riguarda l’ingresso in campo, avverrà in momenti separati per le due formazioni, e non ci saranno i bambini ad accompagnare i calciatori, nè la mascotte. Vietate le strette di mano e le foto di squadra. Come sarà vietato avvicinarsi a meno di un metro e mezzo dal direttore di gara.