Rigassificatore in Liguria, sarà a largo di Vado Ligure e arriverà nella seconda metà del 2026

di Edoardo Cozza

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In mattinata l'incontro tra il presidente della Regione Giovanni Toti e i vertici di Snam e Snam Rete Gas Stefano Venier e Massimo Derchi, poi l'annuncio

Rigassificatore in Liguria, sarà a largo di Vado Ligure e arriverà nella seconda metà del 2026

Il rigassificatore offshore previsto nel Mar Ligure sarà posizionato 4 chilometri al largo dalla costa dei Comuni di Vado Ligure, Quiliano e Savona. Lo annuncia il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di Governo per la costruzione dell'opera Giovanni Toti al termine di un incontro con i vertici di Snam, che in queste ore ha presentato un'istanza al Ministero dell'Ambiente. La condotta subacquea sbarcherà a Vado, Quiliano, Carcare, Cairo Montenotte e Altare, verso il Nord Italia. Soddisferà il 7% del fabbisogno di gas nazionale. L'attivazione dell'impianto è prevista nel secondo semestre 2026 in vece del rigassificatore di Piombino.

“Con l’istanza presentata in queste ore da Snam e con la costituzione della struttura commissariale si avvia oggi il percorso per il posizionamento, nella seconda metà del 2026, nel Mar Ligure della nave rigassificatrice. La disponibilità della Liguria ad ospitare una nave rigassificatrice con il progetto presentato oggi da Snam – spiega il commissario Toti - si inserisce nel piano energetico nazionale di cui il Paese si è dotato per rispondere a emergenze energetiche come quella recentemente vissuta da famiglie e imprese italiane: con questa nave diamo all’Italia una nuova risorsa di approvvigionamento e alla Liguria un’infrastruttura strategica, sicura e con un impatto visivo ed ambientale pari a zero. È un’operazione di solidarietà nazionale, di collaborazione tra Stato e Regioni, che contribuirà alla sicurezza energetica dell’Italia e porterà gratificazioni anche ai comuni che ospiteranno questa infrastruttura con opere compensative sul territorio”.

“Il rigassificatore – prosegue il presidente della Regione Liguria e commissario straordinario di governo - sarà al centro del percorso di condivisione con i Comuni coinvolti, che convocheremo nelle prossime ore insieme a Snam e ai loro tecnici per una prima illustrazione del progetto e per aprire un percorso con loro. Quel tavolo servirà anche a discutere delle opportune e adeguate opere compensative, previste per legge in caso di posizionamento di opere strategiche nazionali: metteremo insieme un pacchetto di richieste su cui lavoreremo con il governo e la Presidenza del Consiglio per arrivare ad un accordo prima della conclusione dell’iter amministrativo”.

Per quanto riguarda le tempistiche per l’arrivo della nave a Vado Ligure, “l’iter stabilito nel Decreto Aiuti è piuttosto celere: in 200 giorni, dopo le verifiche sul progetto – spiega ancora Toti - si arriverà all’autorizzazione, poi si procederà alla realizzazione delle opere necessarie ad accogliere la nave, attesa al largo della costa savonese nel secondo semestre del 2026”.

"Vedremo come intenderà fare il governo, tenuto conto che Arera, l'Autorità che sovrintende alla tariffazione e all'uso degli investimenti, sottostà alla legislazione nazionale. Per quanto mi riguarda, ho già proposto al governo una legge obiettivo che consenta e in qualche modo incentivi le amministrazioni locali e regionali ad ospitare infrastrutture strategiche per il Paese con una serie di benefici anche economici. Penso dovrebbe valere per i termovalorizzatori come per i rigassificatori".
Così il presidente della Regione Liguria e Commissario straordinario per il rigassificatore nel Mar Ligure Giovanni Toti, che oggi ha ricevuto da Snam l'istanza e il progetto per il posizionamento della nave al largo delle coste savonesi. "E' un ragionamento che trascende il rigassificatore della Liguria - sottolinea Toti - Fino ad oggi tutti i governi che si sono succeduti hanno utilizzato la strada delle opere infrastrutturali compensative per i territori interessati, finanziate dallo Stato. Vedremo questo governo come intenderà proseguire. Certamente un Paese che nei prossimi tre anni vedrà la realizzazione di diverse infrastrutture strategiche penso sarebbe opportuno ragionasse sulla possibilità di invogliare gli enti locali ad ospitarle con benefici diretti per i cittadini, scoraggiando così la sindrome 'Nimby' (not in my back yard, non nel mio giardino): credo sarebbe d'aiuto al dialogo tra le Istituzioni e con i territori"

Oggi stesso il Commissario Toti ha dato avvio alla costituzione della struttura commissariale, con il coinvolgimento di strutture sia dell’amministrazione regionale sia dell’amministrazione centrale e di organi periferici a partire dall’Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure occidentale. Per quanto riguarda Regione Liguria, saranno coinvolte la Direzione Centrale Organizzazione, il Dipartimento sviluppo economico – servizio energia, la Vice Direzione Generale Affari Istituzionali, il Dipartimento Ambiente e Protezione civile, la Vice Direzione Generale Infrastrutture e Trasporti e Arpal, con l’assegnazione di personale dedicato. Sul sito di Regione Liguria verrà creata una sezione ad hoc per la struttura commissariale, su cui verrà pubblicato integralmente il progetto.

"Entro il 2026 trasferiremo nel Mar Ligure la nave rigassificatrice che oggi è collocata a Piombino operativa dal primo luglio, la porteremo a 4 chilometri a largo della costa della Liguria, sarà agganciata ad una boa e il gas confluirà nella rete nazionale con un metanodotto tradizionale". Così l'amministratore delegato di Snam Stefano Venier sintetizza il progetto del rigassificatore offshore previsto nel Mar Ligure Occidentale.

"La nave ha una capacità massima di 5 miliardi di metri cubi all'anno, il 7% dei consumi dell'Italia. Avremo 45 scarichi all'anno, più o meno uno alla settimana per un totale di circa 100 milioni di metri cubi a ogni scarico. Il piano prevede che queste navi servano il sistema italiano per 20 anni, passati tre anni a Piombino la parte rimanente sarà qui in Liguria", spiega Venier. Quindi a largo di Vado resterà 17 anni. Entro 200 giorni dalla presentazione dell'istanza di Snam effettuata oggi dovrà essere completato il percorso autorizzativo.

"La zona del Mar Ligure interessata è già interdetta alla navigazione, ci è stata indicata perché è al di fuori delle zone paesaggisticamente delicate e già oggi è dedicata allo stazionamento delle navi", continua Venier. Un potenziamento del rigassificatore di Panigaglia è allo studio? "In questo momento non ne stiamo discutendo", replica l'amministratore delegato di Snam.