Rigassificatore, a Savona centrodestra e centrosinistra votano all'unanimità in consiglio comunale contro l'attuale progetto
di Redazione
Sindaco Marco Russo: "Vi invito a esprimere una posizione unitaria, cerchiamo di dare un segno di grande serietà"
Il consiglio comunale di Savona ha approvato ieri all'unanimità un documento contro il progetto di collocare il rigassificatore davanti alle coste della città. Il testo è frutto di una sintesi tra due versioni, quella della maggioranza (centrosinistra) e quella della minoranza (centrodestra), al termine di tre ore di consiglio con un'ora di sospensione per permettere ai capigruppo di trovare una quadra. Un lavoro di sintesi invocato anche dal sindaco Marco Russo: "Vi invito a esprimere una posizione unitaria, cerchiamo di dare un segno di grande serietà". Il documento approvato dal consiglio comunale "esprime la propria contrarietà all'impianto e impegna il sindaco e la giunta a compiere ogni azione politica e amministrativa al fine di sostenere le esigenze del territorio". "E' un vero e proprio impianto industriale davanti alle spiagge savonesi da decenni bandiera blu - recita il testo - Molte criticità per l'impatto sull'ecosistema marino e sanitario. Non abbiamo avuto alcuna risposta". Posizione analoga è stata assunta ieri sera dal Comune di Bergeggi, anche in questo caso all'unanimità.
Il rigassificatore sta facendo discutere sempre di più. Il presidente della Regione, Giovanni Toti ha dovuto affrontare varie proteste per il progetto. Durante una sua recente visita a Savona ha detto: "Continuerò a ripetere che il rigassificatore non sarà autorizzato da Toti e neppure da qualche signore nascosto nelle fumose stanze: vi è una procedura ambientale e di sicurezza molto importante, che prevede la Valutazione di impatto ambientale da parte del ministero dell'Ambiente, la Conferenza dei servizi e la commissione di sicurezza, con i Vigili del fuoco, la Capitaneria di porto e 53 enti che dovranno rilasciare le rispettive autorizzazioni. Chi ripete il contrario alimenta paura evidentemente infondate e lo fa con la malizia di una politica che vuole continuare a bloccare questo paese".
Il governatore si è detto anche disposto a rivedere il progetto con i tecnici: " Lasciamo che tutti i soggetti tecnici preposti facciano il loro lavoro. Il progetto può essere cambiato, migliorato e modificato perché siamo all'inizio del percorso, ma quello che non si può fare è sostenere che questo Paese non abbia bisogno di gas per le sue famiglie e le sue imprese e poi, quest'inverno, piangere con il cappotto addosso quando i prezzi dell'energia torneranno a salire. Questo è inaccettabile e abbiamo il dovere di impedirlo". Per quanto riguarda l'impatto ambientali e gli eventuali rischi, sarà poi il Ministero dell'Ambiente a dire la sua.
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