Riforma sanitaria approvata, botta e risposta Orlando-Bucci: "Mossa destinata al fallimento", "Ora c'è la cornice normativa per procedere"
di Carlotta Nicoletti
"Noi non vogliamo essere in alcun modo complici di questa “porcheria"", "Contiamo di completare tutto entro un mese o un mese e mezzo"
Botta e risposta tra Andrea Orlando e Marco Bucci sulla riforma della sanità, approvata dal consiglio regionale con i soli voti della maggioranza e la minoranza uscita dall'aula. Attacca l'esponente dem: "L'ultimo giorno chiarisce bene il senso di questa riforma: la volontà di non ascoltare i lavoratori e i loro rappresentanti, che semplicemente chiedevano un ulteriore momento di riflessione. Questo è esattamente lo spirito della riforma, fatta esclusivamente per le burocrazie, per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e per la sanità privata. Non porterà alcun beneficio ai cittadini, sarà un sacrificio per i territori più marginali e minerà il ruolo dei sindaci.
Non costruirà una sanità territoriale, né investirà un euro in più in ricerca, lavoro o produttività dei servizi. Con un atto che può sembrare marginale, ma non lo è, si è voluto imporre una decisione con una forza enorme, ignorando l’interesse dei cittadini e dei lavoratori.
Noi non vogliamo confonderci minimamente. Con questo atto abbiamo cercato di dare il nostro contributo per limitare i danni, ma dobbiamo prendere atto che non possono essere limitati. Nelle prossime settimane spiegheremo le nostre proposte. La strada che avremmo dovuto percorrere e che percorreremo in futuro è chiara: questa riforma non andrà lontano perché è fatta contro i lavoratori e contro i malati.
È una riforma destinata al fallimento, genererà disordine e caos a causa dell’improvvisazione. Basta leggere la legge: contiene strafalcioni e refusi. A pagare saranno tutti. La sanità ligure, già in condizioni critiche, subirà uno shock che rischia di provocare un ulteriore allontanamento di competenze e di lavoratori, con conseguenze potenzialmente fatali.
Noi non vogliamo essere in alcun modo associati o complici di questa “porcheria”, di chi si illude di fare una riforma della sanità mentre, in realtà, la sta sfasciando".
A stretto giro la replica del presidente della Regione: "Poiché non era possibile fare una legge separata attraverso le varie commissioni, abbiamo deciso di procedere in questo modo. Lo scopo era consentire al Senato di stanziare le risorse finanziarie necessarie per gli stipendi di dicembre. Gli anticipi alla Regione ancora non ci sono: i fondi del governo non sono arrivati, ma noi li anticipiamo e questo va bene.
Per fare ciò era necessaria una legge regionale: ho provato a farlo senza legge regionale, ma era impossibile. Questo spiega l’emendamento in questione.
Alcuni emendamenti approvati riguardavano la riforma: avevo preparato un discorso di ringraziamento a maggioranza e minoranza per aver partecipato, ma non ho avuto l’opportunità di farlo, il che mi dispiace. Abbiamo avuto numerosi incontri con i sindacati; il presidente ha chiarito che il consiglio non si interrompe per incontri con rappresentanze esterne, ma questi si svolgono sempre al termine del consiglio. La proposta di fare un incontro alla fine del consiglio non è stata accettata, e purtroppo la minoranza non ha contribuito a sistemare la situazione. Spero che simili episodi non si ripetano, perché non lasciano un ricordo positivo.
Mi sono stupito di quanto sono rimasto calmo, un passo avanti per me. È importante rispettare il regolamento: gli incontri si fanno alla fine della seduta, come sempre. Interrompere il consiglio per un incontro non è consentito, quindi il presidente ha fatto bene a non farlo. Abbiamo comunque incontrato i sindacati numerose volte, anche nei capoluoghi di provincia, e stamattina erano presenti tutte le principali sigle sindacali.
Dal punto di vista operativo, ora che la legge è approvata, c’è la cornice normativa per procedere. Devono essere fatti accordi a livello aziendale e una convenzione con il Galliera. Lavoreremo con i sindacati per realizzare un contratto integrativo unico per tutta la regione, che prevede anche aumenti contrattuali. Contiamo di completare tutto entro un mese o un mese e mezzo, dopodiché procederemo con le nomine e con la parte economico-finanziaria.
Il bilancio è già consolidato e le attività proseguono: sono fiducioso. Alcuni emendamenti e ordini del giorno dell’opposizione sono stati approvati, anche quando non erano presenti in aula. Questo dimostra disponibilità al confronto e collaborazione tra maggioranza e minoranza".
Per restare sempre aggiornati sulle principali notizie sulla Liguria seguiteci sul canale Telenord, su Whatsapp, su Instagram, su Youtube e su Facebook.
Condividi:
Altre notizie
Riforma sanità, sindacati in presidio davanti alla sede del Consiglio regionale
10/12/2025
di Carlotta Nicoletti
Genova: approvato il progetto esecutivo per completare il Parco del Memoriale 14 Agosto 2018
10/12/2025
di Redazione
Ex Ilva, Fiom: “Ritirare il piano corto, serve rilancio pubblico”
09/12/2025
di Redazione
Via alla riforma sanitaria. Bucci: “Sistema più snello”. Opposizioni contro “caos e centralizzazione”
09/12/2025
di Carlotta Nicoletti
