Renzi lancia "Il Centro": "Mi candido alle elezioni europee, bisogna salvare la UE"

di Redazione

4 min, 52 sec

L'ex presidente del Consiglio, oggi leader di Italia Viva, rilancia la proposta alternativa a destra e sinistra

Renzi lancia "Il Centro": "Mi candido alle elezioni europee, bisogna salvare la UE"

"Ci candideremo alle europee con il brand de 'Il centro' e non saremo soli: abbiamo nove mesi per mostrare il nostro percorso. Il mio è un appello a tutti i dirigenti di Iv a mettersi in gioco. E il primo a mettersi in gioco sarò io candidandomi al Parlamento europeo". Lo ha annunciato il leader di Italia Viva Matteo Renzi durante una conferenza stampa a Milano. Renzi si candiderà nel collegio del capoluogo lombardo.


"Questo lo dico e lo faccio non perché uno sia alla ricerca di chissà quale ulteriore riga nel proprio curriculum - ha aggiunto Renzi - ma perché voglio affermare in nove mesi quello quello che nessuno sta affermando in Italia, ossia che c'è bisogno di dare una sveglia all'Europa sennò si va tutti a casa. L'Ue rischia di saltare". Rispondendo alle domande dei cronisti, Renzi ha detto di "scommettere su una maggioranza tra il Ppe e i socialisti senza Alternative für Deutschland, Vox o gli estremisti di sinistra". L'obiettivo, dunque, "è avere la stessa maggioranza che c'è stata adesso portando il nostro contributo con la nostra famiglia".


L'alleanza con Calenda ormai è una prospettiva utopica. "Mi pare che Calenda abbia escluso questa possibilità. La sua è una posizione che merita rispetto, anche perché l'alternativa è una telenovela inspiegabile".
Ad ogni modo "io sono colpito dall'atteggiamento di Azione e di Calenda, che hanno lasciato le cose a metà con la federazione - ha continuato -, una caratteristica che Carlo ha già dimostrato quando si è candidato al Parlamento europeo o al Consiglio comunale di Roma, ma non ho nessun tipo di ostilità nei suoi confronti. Ho una scommessa europea e non sto dentro al litigio quotidiano".


Sul piano nazionale, Renzi boccia quasi tutti. "Intorno a noi c'è situazione di tensione e frammentazione e il mio giudizio personale è che il governo stia fallendo, è in retromarcia visibile mentre l'opposizione è in folle. Siamo gli unici a fare opposizione. Ci tocca fare opposizione anche all'opposizione ed è imbarazzante".

"Vi sembra normale che il vicepremier con delega ai Trasporti nei giorni dell'incidente ferroviario in Piemonte sia andato al festival del cinema di Venezia per due giorni e poi a Monza senza sentire il bisogno di andare lì? - ha aggiunto - O che la premier Giorgia Meloni faccia i viaggi social andando via dal G7, saltando l'incontro con Zelensky, solo per farsi vedere con gli stivali in Romagna? Al momento è solo cibo per algoritmi".

Quanto al Pd, invece, "ho sfidato Elly Schlein a un dibattito sul Jobs Act ma non risponde - ha proseguito - se il programma di Ravenna è concluso, possono venire alla nostra festa...". Renzi ha attaccato anche il leader del M5s Giuseppe Conte "che rivendica con orgoglio il reddito di cittadinanza e il superbonus - ha concluso - che hanno prodotto alle finanze di questo Paese un incredibile sperpero di denari pubblici. Era dalla malagestio del terremoto dell'Irpinia che non c'era un danno del genere". In questo scenario "trovo che ci sia bisogno di una nuova proposta politica".


Dove crede di pescare voti Renzi? "Io spero di prendere voti sia a Forza Italia si al Pd". Lo ha detto il leader di Italia Viva Matteo Renzi che poco fa, a Milano, ha annunciato la sua candidatura alle europee con la lista 'Il Centro'. "Non so come possa votare i sovranisti un lombardo che ha votato Forza Italia in passato e che crede in una visone europea - ha aggiunto Renzi - uno di Forza Italia secondo me lo farà un pensierino a votare 'Il Centro'. Uno del Pd a maggior ragione".

Renzi è convinto che 'Il Centro' "Sarà decisivo per dare le carte. Non importa prendere il 41% per essere decisivi a questo giro. Basta molto meno e possiamo farlo" ha proseguito l'ex premier sottolineando che "comunque Italia Viva non lascia ma raddoppia. E il congresso si farà". Il leader di Iv ha replicato anche a chi chiedeva se sarà della partita Letizia Moratti, già sostenuta da Iv e Azione alle scorse regionali in Lombardia: "Questo lo dovete chiedere a Letizia Moratti. Noi siamo qui a presentare la proposta di Iv" ha commentato Renzi. In merito invece a possibili interlocuzioni con esponenti Pd come il sindaco di Bergamo Giorgio Gori o il milanese Pierfrancesco Maran, Renzi ha concluso: "Sono legato a un rapporto di stima e affetto nei confronti di coloro nel Pd hanno condiviso tante cose insieme a noi e tra questi ci sono scuramente Gori e Maran. Penso tuttavia che ci debba essere rispetto per sé stessi. Questa cosa di rimettere in discussione il Jobs Act è il simbolo - ha chiosato - se ti candidi con questo Pd qui... io ho per me sé stesso una dignità che mi impedirebbe di candidarmi con chi distrugge il lavoro che abbiamo fatto insieme". Dopodiché "se Maran e Gori se la sentono in bocca al lupo... sarà bello fare un dibattito e sarà campagna elettorale fantastica".


Infine un accenno alle rivelazioni su Ustica del presidente emerito della Corte Costituzionale Giuliano Amato, ex presidente del Consiglio e più volte ministro. "Quando parli di uno dei grandi misteri della storia di questo Paese, devi avere la consapevolezza che sul tuo cuore non c'è solo un'emozione passeggera o un sentimento traballante. Io mi sarei aspettato da Giuliano Amato una sensibilità e un rispetto istituzionale che non ho colto nelle sue parole".
"Amato è stato presidente del Consiglio - ha aggiunto - ha il dovere di dire perché dice certe cose oggi e quando è stato interrogato nel 2001 quelle cose non le ricordava. Un caso di prodigiosa memoria al contrario". Insomma "non mi do spiegazione sul perché Amato abbia fatto questa intervista - ha continuato - dica quello che sa davvero". Renzi si è detto "profondamente amareggiato da questa vicenda" e "trovo che l'atteggiamento di Amato sia stato istituzionalmente scorretto - ha concluso - lui è diventato sottosegretario 3 anni dopo questa vicenda, non 40 e poi è diventato presidente del Consiglio 12 anni dopo".