Regione, nominati i 5 Commissari per i nuovi ospedali: per il Gaslini si attende l'approvazione del Cda

di Carlotta Nicoletti

I Commissari guideranno i lavori per i prossimi tre anni, Grasso e Zampini a titolo gratuito

La Regione Liguria ha ufficializzato la nomina di cinque Commissari straordinari per coordinare i lavori di costruzione e riqualificazione di ospedali strategici. Gli incarichi triennali, rinnovabili fino al completamento delle opere, segnano un passo cruciale per il potenziamento dell’offerta sanitaria regionale.

 

Le nomine – Fabrizio Cardone guiderà i lavori del nuovo ospedale Felettino a La Spezia; Angelo Gratarola si occuperà del Centro di medicina computazionale di Erzelli; Giuseppe Zampini sovrintenderà alla costruzione del nuovo Galliera a Genova; Santiago Vacca seguirà la riqualificazione dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure; Luciano Grasso sarà responsabile dell’organizzazione delle unità territoriali. Per l’ospedale unico di Taggia, il Commissario sarà nominato nei prossimi giorni. Per quanto riguarda il Gaslini non è nell’elenco perché occorre aspettare l’approvazione del Cda, che esaminerà la questione del commissario e a quel punto si potrà nominare il commissario.

 

Ruoli distinti – I progetti sono a diversi stadi di avanzamento. Cardone avvierà a breve i cantieri per il Felettino, mentre altri Commissari lavoreranno su aspetti organizzativi e progettuali. Per il Centro di Erzelli, ad esempio, Gratarola coordinerà enti di ricerca come l’IIT e il CNR.

 

Compensi – Grasso e Zampini svolgeranno il loro incarico a titolo gratuito; gli altri riceveranno un compenso lordo di 63.000 euro, finanziato inizialmente dal budget sanitario regionale, fino a che non verrà messo a valore dell’investimento nel bilancio.

 

Prospettive – Il presidente Marco Bucci ha sottolineato: “Con queste figure qualificate manteniamo una promessa chiave del patto con i liguri. Garantiremo interventi rapidi e coordinati per strutture essenziali”.

 

Sfida sanitaria – Gli assessori Giampedrone e Nicolò hanno ribadito l’ambizione di completare opere complesse e innovative. “Questa è la più grande rivoluzione dell’edilizia sanitaria dal dopoguerra”, ha dichiarato Nicolò.