Amministrative, la sinistra chiede unità: "Non possiamo permetterci il lusso delle divisioni"

di M.C.

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Appello di Mariano Passeri e Andrea Foti: unire le anime progressiste per rispondere ai bisogni della città senza divisioni

Amministrative, la sinistra chiede unità: "Non possiamo permetterci il lusso delle divisioni"

Il Ministero dell’Interno ha confermato che le elezioni comunali di Genova si terranno nella primavera del 2025, respingendo le pressioni del centrodestra per un rinvio. La decisione, arrivata con una recente nota del Viminale, chiude ogni ipotesi di prolungamento dei termini.

Mariano Passeri, consigliere municipale, e Andrea Foti, ex coordinatore di Sinistra Italiana Genova, oggi entrambi indipendenti di sinistra, hanno lanciato un appello per richiamare l’attenzione sulle prossime elezioni comunali. “Questa è una chiamata all’unità e alla responsabilità: non possiamo permetterci di perdere tempo prezioso”, dichiarano.

Centrodestra — Secondo Mariano Passeri e Andrea Foti, il centrodestra genovese, guidato dall’attuale reggente Pietro Piciocchi, si trova in difficoltà. “I dati delle ultime regionali hanno evidenziato una bocciatura dell’amministrazione Bucci, con sondaggi che danno la coalizione in netto svantaggio”, sottolineano i due esponenti indipendenti. “Nonostante i tentativi di rilancio, le politiche dell’amministrazione uscente continuano a ignorare le reali necessità delle periferie”.

Centrosinistra — In questo scenario, l’appello di Mariano Passeri, consigliere municipale, e Andrea Foti, ex coordinatore di Sinistra Italiana Genova, oggi entrambi indipendenti di sinistra, richiama il centrosinistra alla responsabilità. “È urgente unire tutte le anime progressiste della città”, sottolineano. “Le divisioni e le rivalità interne sono un lusso che non possiamo permetterci se vogliamo offrire una reale alternativa agli elettori”.

Appello — “Non c'è un secondo da perdere: lasciate per un attimo qualunque interesse personale, sedetevi attorno a un tavolo, individuate la persona più adatta e iniziate a correre forte per la città”, scrivono Passeri e Foti. Secondo i due esponenti, l’unico programma elettorale credibile deve emergere dall’ascolto diretto dei cittadini. “Non servono slogan, ma azioni concrete che nascano dai bisogni delle persone”.

Critiche — L’appello punta anche il dito contro l’amministrazione uscente, accusata di privilegiare interessi economici rispetto ai bisogni reali delle periferie e delle famiglie. “Concedere a Bucci e Piciocchi di completare la loro opera significa andare contro gli interessi dei genovesi più fragili”, si legge nel testo. “La retorica del centrodestra si scontra con una realtà fatta di diseguaglianze crescenti e di servizi insufficienti”.

Proposte per il futuro — Passeri e Foti propongono un approccio radicalmente diverso: “Vogliamo una Genova che riparta dalle periferie, dalla cultura e dall’integrazione. È il momento di ascoltare chi è rimasto indietro”. Secondo i due esponenti, è essenziale dare priorità a politiche sociali e lavorative, garantendo servizi efficienti e ospedali all’altezza delle necessità.

Messaggio agli elettori — L’appello si conclude con un invito rivolto direttamente ai cittadini: “Partecipate, fate sentire la vostra voce. Questa città ha bisogno di tutti noi per costruire un futuro diverso”. Passeri e Foti sperano che il loro messaggio possa catalizzare un’ampia mobilitazione civica.

Sfide interne — “Il centrosinistra deve smettere di litigare sulle candidature e concentrarsi sui temi che contano davvero: lavoro, giustizia sociale e ambiente”, aggiungono. Le tensioni interne, affermano, non fanno altro che indebolire l’intera coalizione.

Una chiamata al cambiamento — “Se vogliamo davvero cambiare il volto di Genova, dobbiamo lavorare insieme, senza personalismi e senza perdere tempo prezioso”, concludono. Per Passeri e Foti, l’unità è l’unica strada per affrontare con successo le prossime elezioni.

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