Genova, moschea, botta e risposta Pd-Lega a Tursi: "Diritto costituzionale a libertà di culto", "Per costruirla dovranno passare sui nostri cadaveri"

di Stefano Rissetto

1 min, 24 sec

SiMohamed Kaabour critica il rifiuto della giunta Piciocchi verso l'istituzione di un tavolo permanente di confronto con gli islamici di Genova

Genova, moschea, botta e risposta Pd-Lega a Tursi: "Diritto costituzionale a libertà di culto", "Per costruirla dovranno passare sui nostri cadaveri"

Scontro politico sul tema della moschea a Genova, con il Partito Democratico e la Lega che si trovano su posizioni diametralmente opposte. Al centro del dibattito c’è la proposta del Pd di istituire un tavolo permanente di confronto con la comunità musulmana genovese per favorire la costruzione di una moschea, che non fosse solo un luogo di culto, ma anche un centro di dialogo interreligioso e di inclusione sociale.

Il consigliere del Pd, SiMohamed Kaabour, ha lamentato il rifiuto della proposta da parte della Giunta Piciocchi, definendo la decisione della maggioranza come una chiara indisponibilità a ascoltare le istanze della comunità musulmana cittadina. "Il rinvio della discussione alla Commissione Segre - ha sottolineato Kaabour - è stato fuorviante e inadeguato. Non si tratta di un singolo episodio di discriminazione, ma del riconoscimento del diritto alla libertà di culto sancito dalla Costituzione", ha aggiunto, insistendo sulla necessità di spazi adeguati per la seconda comunità religiosa più numerosa di Genova.

Dall'altro lato, la Lega ha risposto con fermezza, ribadendo la sua netta opposizione alla realizzazione di una moschea nel capoluogo ligure. "Per noi, prima di costruire una moschea a Genova, dovranno passare sui nostri cadaveri", ha dichiarato il gruppo della Lega in Comune, sottolineando la propria intenzione di combattere in ogni sede contro tale progetto. I leghisti ricordano il precedente rifiuto al progetto della moschea al Lagaccio, ostacolato anche grazie alla mobilitazione di migliaia di genovesi sostenuti dalla Lega. "Siamo contrari a qualunque iniziativa del genere, senza se e senza ma", ha ribadito la Lega, rispedendo al mittente ogni accusa di razzismo religioso. "Non arretriamo di un passo per difendere la sicurezza, il decoro e le nostre tradizioni", hanno concluso i rappresentanti leghisti.