Regione Liguria: 9 milioni per adeguare le tariffe alle strutture sociosanitarie

di Stefano Rissetto

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Previsto un incremento del 6,2% per il settore anziani e un 3,5% per tutti gli altri obiettivi di utenza

Regione Liguria: 9 milioni per adeguare le tariffe alle strutture sociosanitarie

La Giunta Regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Angelo Gratarola, ha approvato l’aggiornamento del manuale di accreditamento delle strutture sociosanitarie e contemporaneamente ha previsto un adeguamento forfettario alle tariffe vigenti dell’offerta sociosanitaria territoriale relativo all’annualità 2023.

"L’adeguamento forfettario – dichiara l’assessore alla Sanità Angelo Gratarola - va nel solco del riconoscimento di tutte le attività sociosanitarie, residenziali, anziani, disabili, salute mentale e dipendenze, che hanno patito un aumento di costi durante il periodo covid da un lato per gli effetti diretti della pandemia e dall’altro per l’impossibilità di generare un opportuno turn over all’interno delle strutture. Un adeguamento delle tariffe era già stato pensato poco prima del Covid, ma la procedura si è necessariamente interrotta e ora, in attesa di concludere il lavoro sull’analisi delle tariffe previsto per la fine dell’anno, arriva questo forfait che prevede un incremento del 6,2% per il settore anziani e un 3,5% per tutti gli altri target di utenza".

Nella stessa Giunta è stato deliberato l’aggiornamento del manuale di accreditamento delle strutture sanitarie e sociosanitarie territoriali, provvedimento necessario per adempiere alle norme inserite nella legge 118 dell’agosto 2022 e dei suoi decreti attuativi del dicembre dello stesso anno che di fatto creano una nuova disciplina della concorrenza in sanità.

"Il manuale di accreditamento - aggiunge l'assessore Gratarola - è il primo passo di un percorso di adeguamento normativo regionale che si conclude con la fine del mese di settembre che ha visto un importante percorso di metodo. Un tavolo tecnico sincronizzato con un forte mandato politico ha messo per la prima volta a confronto, con la regia dell’Assessorato e del Dipartimento Salute, il mondo datoriale e quello sindacale. Il risultato ha portato ad un accordo tra Regione e sindacati alla luce della legge 118 con particolare attenzione alla tutela dei lavoratori. Nelle procedure di selezione dei soggetti privati, attivi nell’erogazione delle prestazioni, viene infatti indicata l’obbligatorietà dell’applicazione dei contratti collettivi nazionali di lavoro sottoscritti tra le associazioni di imprese e le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative sul piano nazionale".