Regionali, Toti: "Liguria la Caporetto del campo largo, dall'addio di Renzi al 'De profundis' di Conte"
di Stefano Rissetto
Sul leader di Italia Viva: "Meno male Matteo, vederti in quella compagnia avrebbe fatto male a tanti che hanno creduto nella tua politica riformista"
"Quando la realtà, in poco tempo, rende giustizia di troppi falsi racconti e infinite ipocrisie. E senza neppure dover far qualcosa, basta sedersi a guardare con i popcorn in mano per vedere la gioiosa macchina da guerra della sinistra, quella che sventolava manette, cavalcava le inchieste, pregustando le poltrone, sciogliersi come neve al sole. La Liguria doveva essere la vittoria di Vittorio Veneto del “campo largo” e si è trasformata in poche ore nella disfatta di Caporetto!" Così Giovanni Toti, ex presidente della Regione Liguria, sui social.
"Prima l’addio di Renzi, cacciato dal veto dei Cinque Stelle (meno male Matteo, vederti in quella compagnia avrebbe fatto male a tanti che hanno creduto nella tua politica riformista), poi il de profundis di Conte, che ha dichiarato defunta l’alleanza, infine le liti locali, con il “signore del no” Sansa - prosegue - che bacchetta il candidato Orlando per l’ardire di voler addirittura costruire un nuovo ospedale a Genova".
"Cari amici, la calunnia e le falsità sono venticelli che non sempre gonfiano le vele, talvolta - conclude - spazzano via chi le propaga".
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