Regionali, sondaggio Ipsos per Corsera: Bucci al 49%, Orlando al 46%

di Stefano Rissetto

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Pagnoncelli avverte: "Distacco che non consente di dichiarare un vincente, essendo contenuto nel margine di errore standard dei sondaggi"

Regionali, sondaggio Ipsos per Corsera: Bucci al 49%, Orlando al 46%

Marco Bucci al 49%, Andrea Orlando al 46%, briciole agli altri sette candidati alla presidenza della Regione. Questo l'esito del sondaggio, svolto dall'istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli, per il Corriere della Sera. L'indagine è stata svolta su un campione di 800 persone, a fronte di 4281 contatti tentati. Lo stesso sondaggista fa comunque notare che il margine di errore resta e inoltre il 52% delle 800 persone che hanno risposto si dice astenuto o indeciso. Inoltre solo il 47% dice che andrà sicuramente a votare e tra gli elettori determinati ad andare al seggio il divario tra i due candidati scende sotto il punto percentuale.

"Si tratta di un distacco - avverte lo stesso Pagnoncelli dalle colonne del quotidiano di via Solferino - che non consente di dichiarare un vincente, essendo contenuto nel margine di errore standard dei sondaggi. Inoltre, va valutata la possibile partecipazione, che presumibilmente ridurrebbe lo scarto tra i due rendendo ancora più difficile stimare il vincente".

"Partita decisamente aperta dunque. Ma con un elettorato - prosegue - che ritiene più probabile la vittoria di Bucci (lo pensa il 39%) rispetto a quella di Orlando (17%). Questo è un fattore che può pesare nella partecipazione e sfavorire Orlando: se si pensa che il candidato dell’opposizione è destinato a perdere (e lo crede quasi il 30% dei suoi elettori), la mobilitazione del suo elettorato potrebbe ridursi favorendo Bucci".

Per quanto riguarda i voti di coalizione e di lista, Ipsos vede parità (47,5%) con il Pd primo partito ligure (24%), seguito da Fratelli d'Italia (20%), Forza Italia (9%), M5S (7,8%) e Lega (7%). Bucci è conosciuto dall'83% degli intervistati, contro il 71% di Orlando. Il giudizio sulla giunta Toti è infine negativo per il 50% degli interpellati, positivo per il 42%.