Raddoppio Pontremolese, ci sono i fondi per i cantieri del primo lotto
di Edoardo Cozza
Uno snodo strategico per i collegamenti logistici tra i porti di La Spezia e Carrara con i corridoi del nord Europa e per lo sviluppo della Lunigiana
Passa dal più volte richiesto completamento del raddoppio della ferrovia Pontremolese la possibilità di sviluppo e rilancio dell’area lunigianese. Uno snodo strategico per i collegamenti logistici tra i porti di La Spezia e Carrara con i corridoi del nord Europa. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani sostiene che le risorse per arrivare in fondo a un’opera, che è richiesta dal territorio ormai da vari decenni, si troveranno. Tutti i soggetti coinvolti si stanno adoperando per reperire i soldi richiesti, che nel frattempo sono aumentati, dato che dai 2 miliardi iniziali si è passati a circa il doppio. Secondo lo schema di contratto di programma 2022 approvato dal CIPE ad inizio agosto 2022 il costo dell’opera è passato a quasi 4 miliardi di euro.
Intanto, aggiunge il presidente, il primo lotto che riguarda il tratto emiliano, tra Parma e Vicofertile, dovrebbe essere cantierizzato in tempi brevi dopo l’approvazione del progetto preliminare e la messa a disposizione delle risorse che ammontano a circa 360 milioni di euro. Rispetto al progetto complessivo si tratta di un ulteriore importante passo avanti. Con l’ultimo contratto di programma, appena approvato, sono stati resi disponibili anche gli ulteriori 99,5 milioni di euro necessari per partire con i cantieri.
Così come altri passi avanti sono considerati l’inserimento del raddoppio della ferrovia sia nel Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci, approvato dalla Commissione Trasporti della Camera e dal Ministero, che nel nuovo contratto di programma Rfi-Ministero delle infrastrutture e mobilità. Non dimentichiamo poi che oltre un anno fa è stato nominato un commissario straordinario che si è messo subito al lavoro soprattutto per velocizzare il reperimento dei fondi necessari.
Secondo il presidente della Regione non gioca a favore il particolare momento che stiamo attraversando, con un conflitto in corso e con tutte le conseguenze che derivano, compreso l’inevitabile aumento dei costi di energia e materiali, senza trascurare l’imminente appuntamento elettorale. Viene però sottolineata l’importanza di mantenere alta l’attenzione sugli investimenti infrastrutturali e non tardare sulla realizzazione di tanti progetti nevralgici per l’economia regionale e nazionale. In questo quadro la disponibilità di importanti risorse e l’avvio dei cantieri è un segnale importante che vede protagoniste le regioni interessate, il ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili e, naturalmente, di Rfi.
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