Processo Morandi, Castellucci parla in aula: a Tgn Today lo sdegno delle famiglie delle vittime
di Matteo Cantile
Le dichiarazioni spontanee dell’ex ad di Autostrade commentate in diretta da Possetti e Donato: «Mai un gesto di umana solidarietà»
È stata una giornata intensa e difficile per i familiari delle vittime del ponte Morandi;: in aula, nell'odierna udienza del processo che deve fare luce sulle responsabilità della strage, ha reso dichiarazioni sponanee Giovanni Castellucci, ex amministratore delegato di Autostrade per l’Italia. A Tgn Today hanno commentato le parole dell'ex Ad Egle Possetti, presidente del Comitato in ricordo delle vittime, e Giovanna Donato, anche lei familiare di una delle 43 persone morte nella tragedia del 14 agosto 2018.
Dichiarazioni spontanee – Castellucci ha affermato di sentirsi "responsabile come custode dell'infrastruttura, ma non colpevole". Ha parlato del sistema manutentivo adottato durante il suo mandato, definendolo una prosecuzione di quello ereditato dal suo predecessore, l’ingegner Camomilla. Un impianto che, secondo la Procura, non ha funzionato, contribuendo al collasso del viadotto.
Familiari delle vittime – In studio, Possetti e Donato hanno espresso profonda delusione per le parole pronunciate in aula. "Sono arrabbiata, molto arrabbiata", ha dichiarato Giovanna Donato, sottolineando l'assenza di condoglianze ufficiali da parte dell'ex ad e della società nei confronti delle famiglie. «Sono tutti laureati, vestiti bene, ma nessuno ha mai avuto il coraggio di dire che è stato un errore, mi prendo le mie responsabilità», ha aggiunto.
Reazioni – Le dichiarazioni di Castellucci hanno riacceso il dibattito sul ruolo dei vertici di Autostrade. Egle Possetti ha contestato l’affermazione secondo cui le manutenzioni non sarebbero mai diminuite, ricordando che due pile erano state oggetto di interventi e la terza ignorata per vent’anni. "Non è stato usato il criterio del buon padre di famiglia", ha detto, citando la responsabilità morale di chi avrebbe dovuto garantire la sicurezza.
Utili e sistema di gestione – Durante l’inchiesta è emersa anche la questione dei dividendi distribuiti agli azionisti, che secondo la Procura sarebbero stati favoriti da risparmi sulla manutenzione. A Tgn Today si è discusso di un modello che ha prodotto utili altissimi, giudicati più vicini al mondo della Silicon Valley che a quello di un gestore di infrastrutture pubbliche.
Crollo della fiducia – Le due ospiti hanno ribadito che quanto accaduto ha provocato un danno irreparabile non solo sul piano umano, ma anche sul rapporto tra cittadini e istituzioni. «Abbiamo perso la fiducia nello Stato», ha detto Possetti, che auspica un cambiamento reale. Donato ha ricordato l’importanza della dignità, insegnata a suo figlio dopo la perdita del padre.
Tragedia precedente – Nel corso della puntata è stato ricordato anche che Castellucci rischia una condanna definitiva il prossimo 1º aprile per il disastro di Acqualonga, dove morirono altre 40 persone. Per i familiari delle vittime del Morandi, è un precedente che pesa e che potrebbe influenzare anche l’esito del processo in corso.
Riflessioni finali – Il dolore e la rabbia convivono con la speranza che tragedie come quella del ponte Morandi non si ripetano. «Un ponte autostradale deve essere sicuro al 100%», ha detto una delle ospiti, ricordando che la sicurezza non può mai essere subordinata al profitto.
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