Prezzo del gas europeo ai massimi: tensioni tra Austria e Russia, Berlino blocca il GNL russo
di Redazione
Il costo del gas in Europa tocca il livello più alto dell’anno: pesano le decisioni di Austria e Germania sul fronte energetico
Il prezzo del gas europeo ha raggiunto i 45,28 euro al megawattora, il livello più alto da un anno. A innescare il rialzo sono stati i timori legati a una possibile interruzione della fornitura russa all'Austria e la decisione della Germania di bloccare i carichi di gas naturale liquefatto (GNL) provenienti da Mosca.
Austria-Russia – La tensione tra l'austriaca OMV e Gazprom ha fatto scattare l'allarme sul mercato energetico. OMV, dopo un arbitrato concluso con l'azienda russa, ha ottenuto 230 milioni di euro e ha dichiarato di volerli compensare con le fatture ricevute da Gazprom. Questa scelta, secondo l’azienda, potrebbe portare a "un deterioramento del rapporto contrattuale" e, potenzialmente, a un’interruzione della fornitura di gas dalla Russia.
La reazione del mercato – L’annuncio ha avuto un impatto immediato sulle contrattazioni: al TTF di Amsterdam, il prezzo del gas è salito del 3,6% in una sola mattina, consolidandosi a 45,28 euro/MWh. È il valore più alto registrato nell’ultimo anno, sintomo della fragilità dei mercati energetici europei, sempre più esposti a dinamiche geopolitiche.
Germania e GNL – Berlino ha deciso di fare un passo drastico contro la dipendenza energetica dalla Russia. Secondo quanto riportato dal Financial Times, il ministero dell'Economia tedesco ha ordinato ai terminali statali di rifiutare le forniture di GNL russo per proteggere gli "interessi pubblici prevalenti".
Dipendenza energetica – Prima dell’invasione dell’Ucraina, la Germania era il principale importatore di gas russo in Europa. Oggi, l’intero blocco europeo sta cercando di ridurre la dipendenza da Mosca, aumentando le importazioni dagli Stati Uniti e da altri fornitori globali.
Rischi e previsioni – Le mosse di Austria e Germania alimentano le incertezze su un mercato già sotto pressione, con l'inverno alle porte e le riserve di gas che potrebbero essere messe alla prova. Gli analisti si aspettano che la volatilità continui, soprattutto se i rapporti tra Gazprom e OMV dovessero deteriorarsi ulteriormente o se Berlino dovesse estendere il blocco a ulteriori fornitori.
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