Possibile ritardo ribaltamento a mare, Bono: "Preoccupato? Mica posso farlo io"

di Marco Innocenti

"Fino al 2024 abbiamo commesse. Se l'opera sarà fatta entro quella data, potremo fare altre navi qui a Genova. Sennò sarà un problema"

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Dopo la rivelazione, da parte del magazine Ship2Shore, sulla possibile richiesta di una nuova VIA (valutazione d'impatto ambientale) da parte del ministero sul progetto rivisto del ribaltamento a mare, il timore in Fincantieri è che l'opera possa subire un nuovo slittamento nei tempi visto che l'ultima volta era stato necessario un lungo e complicato iter burocratico durato mesi.

"Non sono preoccupato - commenta l'ad di Fincantieri Giuseppe Bono - Ad essere preoccupati dovranno essere le autorità o i lavoratori. Io il progetto l'ho portato, sono 11 anni che ci lavoriamo poi se c'è qualcuno che non... Io non ho la forza di farlo, sennò lo avrei già fatto. Lo scenario è cambiato? Speriamo sia cambiato in meglio. Noi fino al 2024 abbiamo commesse, entro il 2024 dobbiamo fare il ribaltamento e potremo fare delle navi. Se non arrivano sarà un problema".

"Questo è un paese dove non si fanno progetti - ha aggiunto Bono - Chi li fa, poi, deve aspettare dieci o quindici anni per la realizzazione. Noi il progetto lo abbiamo presentato e abbiamo anche detto cosa succederà. Adesso non compete a noi realizzarlo, quello spetta ad altri. È come se io portassi una commessa e me la bocciassero. Pazienza... l’autorità non ce l’ho io".

L'ad di Fincantieri ha poi annunciato che a breve l'azienda acquisterà uno stabile, di proprietà di Cassa Depositi e Prestiti, nella zona di Quarto. "Verrà ristrutturato e trasformato - ha detto - rendendolo una sorta di Smart City dove trasferire tutti i nostri uffici per inaugurare un polo per la ricerca tecnologica a partire dai sistemi di cyber-security a bordo delle nostre navi che abbiamo sviluppato in tempi non sospetti e prima degli altri. Sarà un'ala del'ex-manicomio di Quarto.