Porto Vibo Valentia: prosegue controllo legalità nello scalo calabrese
di R.P.
Il TAR di Catanzaro con sentenza n° 947 del 3 giugno scorso ha, definitivamente, dichiarato la decadenza di una concessione demaniale attiva dal 2019

Continua l’attività di controllo e di rigoroso rispetto della legalità perpetrata dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio nel porto di Vibo Valentia Marina.
Il TAR di Catanzaro con sentenza n° 947 del 3 giugno scorso ha, definitivamente, dichiarato la decadenza della concessione demaniale alla ditta “La Carena srl”, operante nel porto vibonese dal 2019.
Nel rigettare il ricorso presentato dalla Ditta, il Tribunale amministrativo ha accolto pienamente le ragioni dell’Autorità di Sistema portuale che, nell’agosto del 2024, con decreto 175/2024 ne aveva disposto la decadenza della relativa concessione.
Nei fatti, la concessione in capo alla ditta La Carena aveva una storicità decennale, risalente al 2019 e rilasciata dalla Capitaneria di Porto di Vibo Valentia, non essendo, all’epoca, il porto di Vibo Marina all’interno della circoscrizione dell’Ente portuale.
Nel 2021, “La Carena srl” ha inoltrato all’Ente, guidato dal presidente Andrea Agostinelli, una richiesta di subingresso nella titolarità della concessione n. 01/2019, andata a buon fine.
Dopo aver, infatti, concluso il procedimento amministrativo di verifica della sussistenza dei requisiti di idoneità soggettiva e richiedendo l’informativa antimafia, l’Autorità di sistema portuale rilasciava la licenza di subingresso n°11/2022.
Successivamente, alla presentazione di un’ulteriore istanza di iscrizione al Registro Speciale ex art. 68 Codice della navigazione, nella fase istruttoria, l’Ente ha acquisito dalla Procura della Repubblica, presso il Tribunale di Palmi, il Casellario Giudiziale dei titolari della ditta da cui sono emerse numerose condanne per reati di significativa gravità.
Ne è rigorosamente conseguita l’adozione del Decreto n° 175/2024 con il quale l’Ente ha dichiarato deceduta la concessione in capo alla ditta La Carema per “inidoneità soggettiva”.
Posizione dell’Ente, assistito dalla Avvocatura Distrettuale di Stato di Catanzaro, che ora trova, definitivamente, conferma con la pronuncia del TAR di Catanzaro che ha posto fine al ricorso della Ditta, rigettandolo in toto.
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