Porto di Ravenna, richiesta di rinvio a giudizio per i vertici dell'AdSP
di Marco Innocenti
Il presidente Daniele Rossi e il segretario generale Ferrandino accusati di inquinamento ambientale per gli idrocarburi della Berkan-B
Continuano a tremare i palazzi delle autorità di sistema portuale italiane. Stavolta tocca a quella del Mare Adriatico centro settentrionale, con la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dai pm della procura di Ravenna per il presidente Daniele Rossi e il segretario generale Paolo Ferrandino. Per entrambi - stando alle ricostruzioni delle testate locali - sarebbe di inquinamento ambientale per il caso del relitto della Berkan-B. Dal relitto, che giace dallo scorso marzo parzialmente affondato all'interno del porto, si era verificata infatti la fuoriuscita di idrocarburi inquinanti.
Va ricordato che Rossi e Ferrandino erano stati sospesi dal loro ruolo in Autorità Portuale già lo scorso 25 settembre dal gip ma poi, un mese dopo, il Tribunale del Riesame ne aveva annullato la sospensione non ravvisando le esigenze cautelari o di reiterazione del reato, non essendoci nel porto di Ravenna altri relitti come quello della Berkan.
Tornano alla Berkan-B, comunque, la gara per il recupero del relitto è stata vinta a dicembre dalla Micoperi e le operazioni dovrebbero prendere il via nel mese di agosto.
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