Porto di Monfalcone, traffici in forte aumento: +22,5% per i traffici dry bulk, boom anche per il Ro-Ro

di R.S.

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I dati presentati dal neo-Commissario dell'Autorità di sistema Gurrieri al vertice sul futuro dello scalo ne confermano l'ottimo andamento

Porto di Monfalcone, traffici in forte aumento: +22,5% per i traffici dry bulk, boom anche per il Ro-Ro

Il porto di Monfalcone sta vivendo una fase di forte espansione. Nei primi cinque mesi del 2025, i volumi movimentati hanno registrato aumenti significativi in diversi settori. I carichi secchi (dry bulk) sono cresciuti del 22,5%, mentre il general cargo ha segnato un +13,5%. Ancora più marcato il balzo del traffico Ro-Ro, con un incremento del 32%.

A trainare questa crescita è anche la capacità dello scalo di accogliere navi di grandi dimensioni – fino a 270 metri di lunghezza – e un maggiore ricorso alla modalità ferroviaria per il trasporto merci, che in alcuni casi ha visto un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

I dati sono stati illustrati dal Commissario dell'Autorità di sistema portuale, Antonio Gurrieri, durante un vertice dedicato allo sviluppo del porto, confermando il trend positivo e le potenzialità dello scalo monfalconese.

Tra i fattori chiave per il rilancio del porto di Portorosega figura un ampio piano di investimenti infrastrutturali, attuato negli ultimi anni. Interventi su rete ferroviaria, dragaggi e ampliamento delle aree operative hanno contribuito a rendere il porto più competitivo. Un ruolo determinante è stato svolto dalla collaborazione tra enti locali e istituzioni, come ha sottolineato l’europarlamentare Anna Maria Cisint, anche in veste di consigliere comunale per l’Economia blu e co-organizzatrice dell’incontro con Gurrieri.

Alla riunione hanno partecipato rappresentanti delle imprese portuali isontine e Cesare Bulfon, direttore del Consorzio economico Coseveg. Durante il confronto è emersa l’esigenza di estendere l’attività del porto a tutte le ore del giorno, con l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa delle navi in rada. In quest’ottica, è stato segnalato anche il bisogno di un rafforzamento del personale della Guardia di Finanza, richiesta portata da Cisint all’attenzione del comando provinciale in un recente incontro.

Il futuro dello scalo passa quindi per una sempre maggiore efficienza logistica, unita a sinergie istituzionali e investimenti mirati. Monfalcone punta a diventare un nodo strategico sempre più centrale nella rete portuale dell’Adriatico settentrionale.

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