Porto di Genova, fermato un cargo olandese per violazioni su sicurezza e norme ambientali

di Edoardo Cozza

3 min, 23 sec

Il 2022 ha segnato la ripresa a pieno regime delle attività di verifica sulle navi straniere per il Port State Control della Guardia Costiera

Porto di Genova, fermato un cargo olandese per violazioni su sicurezza e norme ambientali

Si sta concludendo un anno molto impegnativo per il nucleo ispettivo Port State Control della Guardia Costiera di Genova. Dopo il fisiologico rallentamento nel 2020 e 2021 dovuto all’emergenza pandemica, nel 2022 è ripresa a pieno regime l’attività di verifica sulle navi straniere che scalano il capoluogo ligure. “Circa una nave su sette delle oltre 70 ispezionate è stata detenuta dai nostri ispettorispiega l’Ammiraglio Sergio Liardo, Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della LiguriaE’ una percentuale importante che, se da un lato conferma l’alto livello di attenzione nella selezione delle navi da controllare, dall’altro dimostra come la lotta alle navi al di sotto degli standard debba proseguire senza sosta e con sempre maggiore incisività”.

Questa volta è caduto nella rete del sistema di targeting elaborato dal Comando generale il cargo olandese Hydra, di poco più di 2000 tonnellate di stazza, costruito nel 2006, armato e gestito da una società dei Paesi Bassi. La nave è stata fermata per violazioni alle norme internazionali sulla salvaguardia della vita umana in mare, la protezione dell’ambiente marino e la sicurezza della navigazione. “Tale sistema – continua l’Ammiraglio Liardo – oltre a considerare la priorità di visita elaborata dall’algoritmo dell’Unione europea attraverso la banca dati comune denominata Thetis, fornisce indicazioni ai locali Servizi di coordinamento per scremare ulteriormente ed individuare con maggiore precisione le unità potenzialmente a rischio e da sottoporre ad ispezione”.

“L’unità è stata controllata nei giorni scorsi per tutta la giornata - spiega uno degli Ufficiali del team ispettivo durante la quale sono state identificate 14 deficienze di cui 3 particolarmente gravi tra cui alcune criticità alla macchina del timone, agli equipaggiamenti di emergenza nonché la preparazione dell’equipaggio ed il sistema di gestione della sicurezza. L’ispezione ha riguardato diverse aree dell’unità: il ponte di comando, la sala macchine, il locale timoneria, i ponti esterni nonché gli spazi adibiti all’equipaggio ed ai passeggeri e si è concluso con un’esercitazione antincendio per verificare la capacità
dell’equipaggio nella gestione delle emergenze.”

Nei giorni scorsi, la nave ha rettificato tutte le deficienze sotto la sorveglianza dell’Autorità di bandiera e del registro di classificazione prima di poter essere nuovamente sottoposta ad una nuova ispezione dagli uomini della Guardia costiera di Genova. Solamente ieri sera, una volta terminate con esito positivo le verifiche, l’unità è stata autorizzata a riprendere il mare. “Il Port State Control – conclude l’Ammiraglio - è essenziale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard previsti, anche a garanzia degli armatori che operano navi sicure. La Guardia costiera di Genova continuerà a sottoporre ad attento scrutinio le navi che scalano il nostro porto e non esiterà ad utilizzare ogni strumento a disposizione per scoraggiare l’arrivo di unità non in regola con le normative sino al fermo delle stesse e al loro bando dalle acque europee.”

L’Ammiraglio Sergio Liardo, Comandante del porto di Genova e Direttore Marittimo della Liguria, evidenzia che “quest’anno nella nostra regione sono state fermate 11 navi su 89 ispezionate, una percentuale importante che, collegata alle 300 deficienze rilevate, conferma l’alto livello di attenzione prestato dai nostri Nuclei ispettivi impiegati anche nell’attività di verifica e certificazione del naviglio nazionale. Il Port State Control - ribadisce - è essenziale per assicurare che i traffici marittimi siano effettuati nel rispetto degli standard previsti, senza distorsioni di concorrenza a danno degli armatori che operano navi sicure”.

I compiti di Port State Control sono svolti da personale della Guardia Costiera, debitamente formato e autorizzato quale ispettore PSC, dislocato tra diversi Comandi territoriali ubicati nei porti maggiormente interessati da traffico mercantile ed organizzato in "Nuclei Port state Control", coordinati dai Servizi regionali PSC istituiti a livello di Direzione Marittima.