Ponte Morandi, sentito ancora il prof Gentile: disse che "andava chiuso"

di Fabio Canessa

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Docente del politecnico di Milano, lavorò a uno studio commissionato da Autostrade

Ponte Morandi, sentito ancora il prof Gentile: disse che "andava chiuso"
E' stato risentito in procura come persona informata dei fatti il professor Carmelo Gentile, docente del politecnico di Milano, nell'ambito dell'inchiesta sul crollo del ponte Morandi avvenuto lo scorso 14 agosto provocando la morte di 43 persone. Gentile lavorò a uno studio sulle condizioni del viadotto commissionato da Autostrade nel 2017: in quello studio si erano sollevati dubbi sullo stato di salute degli stralli della pila 9 e la 10. Gentile era stato sentito dal pm Massimo Terrile lo scorso ottobre. E in quella occasione, dopo l'interrogatorio, aveva lanciato pesanti accuse contro Spea, la società controllata dal gruppo Atlantia che si occupa delle manutenzioni e monitoraggi per Aspi. Secondo l'ingegnere, il ponte "andava chiuso". "Il progettista - aveva detto ai giornalisti - ha fatto delle valutazioni improprie, ma anche con quelle valutazioni improprie il ponte era da chiudere. Spea sapeva, aveva calcolato il livello di efficienza che era sotto uno e con quel dato il ponte andava chiuso. A me, però, non diedero tutta la documentazione, altrimenti lo avrei detto anche io". Il prof. Carmelo Gentile del Politecnico di Milano "non ha mai ravvisato elementi di urgenza né sollevato dubbi sugli stralli" del ponte di Genova. E' quanto sottolinea Spea, la società controllata dal gruppo Atlantia che si occupa delle manutenzioni e monitoraggi per Aspi, in merito ad alcune affermazioni di Gentile sulle condizioni del Ponte Morandi. Spea, in una nota, "ribadisce che l'analisi di questo consulente venne richiesta nel giugno 2017 dalla società, nell'ambito delle attività di verifica del sistema di monitoraggio in corso d'opera dell'intervento. Il parere integrale del Politecnico - che si limita a consigliare degli approfondimenti, peraltro poi condotti e pianificati - fu inserito nella documentazione del Progetto trasmesso al Mit e al Provveditorato di Genova. Nel suo parere, il prof. Gentile non ha mai ravvisato elementi di urgenza, né fornito indicazioni di chiusura del Ponte, né tantomeno il parere stesso solleva 'dubbi sullo stato di salute degli stralli della pila 9 e la 10'". "Si ricorda infine - prosegue la società - che il prof. Gentile aveva ricevuto da Spea tutte le informazioni e la documentazione necessaria per svolgere il proprio incarico e lo stesso docente non ha mai richiesto alcuna integrazione di documentazione che potesse avere relazione di causa-effetto con l'analisi dinamica degli stralli ai fini della definizione del sistema di monitoraggio durante l'esecuzione dei lavori, oggetto del suo incarico. Dunque, come già evidenziato in passato, le sue affermazioni sull'omissione di documentazione consegnata da Spea sono da ritenersi errate e fuorvianti". La società aggiunge che, "intervistato dalla trasmissione Report lo scorso novembre, alla domanda 'quando ha fatto le verifiche sul Ponte, ha pensato che poteva cadere?' il prof. Gentile risponde: 'Neanche per un istante'...'Il rischio a mio avviso non era immediato. I nostri risultati avrebbero dovuto aiutare a capire che tipo di cure'".