Ponte Morandi, presentato a Bucci il progetto: "Con esplosivo pila 11 giù a fine maggio"

di Fabio Canessa

Lunedì piano sottoposto alla Asl, il commissario: "Entro metà luglio tutto a posto"

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L'Ati dei demolitori ha consegnato al sindaco-commissario di Genova Marco Bucci il progetto per abbattere le pile 10 e 11 del ponte Morandi. Da quanto emerge si tratta di un piano che prevede l'uso di esplosivo e lo mette a confronto con lo smontaggio meccanico. L'incontro è avvenuto all'Acquario di Genova, a margine dell'assemblea nazionale di Ance. Lunedì riunione determinante con Asl e Arpal, la decisione dovrebbe arrivare entro il 17 maggio. A confermarlo è il sindaco Bucci a Tursi: "I numeri ci dicono molto chiaramente che la soluzione con esplosivo è vantaggiosa in termini di rischi ambientali e di rischi per le persone che lavorano, rispetto alla demolizione senza esplosivo. Lunedì pomeriggio avremo una nuova riunione con gli altri enti coinvolti, con Asl e Arpal e cominceremo a vedere se siamo tutti d'accordo e quali saranno le eventuali variazioni al progetto per capire come la situazione possa essere gestibile, in accordo con la legge in materia e con il minor rischio possibile sia per la popolazione sia per gli operatori, è lo stesso processo di valutazione che è stato seguito per la parte ovest del cantiere". Bucci ha confermato che la prima esplosione sarà "a fine maggio" sulla pila 11, poi bisognerà demolire le case, "ma sarà molto più semplice", quindi verrà il turno della pila 10 "verso il 20 giugno", spiega il commissario. Ma ancora non è stabilito se la demolizione avverrà in due fasi (più probabile) o in un solo colpo. "La decisione definitiva non è ancora stata presa - puntualizza Bucci - ma a fine luglio sarà tutto a posto e diremo arrivederci ai demolitori" Per le analisi sulla presenza di fibre di amianto il commissario spiega che "è stato fatto uno studio molto accurato con le migliori aziende e i massimi esperti del settore". Lunedì o martedì ci sarà un incontro con Massimo D'Angelo, uno dei tecnici più noti in Italia anche per essersi occupato del caso eternit a Casale Monferrato. Bucci sottolinea che "nessuna decisione è stata presa" e che avallerà una "decisione di team".