Ponte Morandi, il 15 ottobre il via all'udienza preliminare per i 59 indagati

di Marco Innocenti

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Le accuse vanno dal crollo doloso all'attentato alla sicurezza dei trasporti, dall'omicidio stradale all'omicidio colposo plurimo e molto altro

Ponte Morandi, il 15 ottobre il via all'udienza preliminare per i 59 indagati

Inizierà il 15 ottobre l'udienza preliminare per le 59 persone indagate per il crollo del ponte Morandi. Il giudice ha fissato tre udienze alla settimana fino a tutto dicembre. Oltre alle persone fisiche sono indagate anche le due società Autostrade e Spea (ex controllata che si occupava di manutenzioni e ispezioni). Le accuse, a vario titolo, sono di crollo doloso, attentato alla sicurezza dei trasporti, omicidio stradale, omicidio colposo plurimo, falso, omissione d'atti d'ufficio e rimozione dolosa di dispositivi per la sicurezza sui luoghi di lavoro.

Le udienze verranno celebrate nella tensostruttura nell'atrio del tribunale per rispettare le norme anti contagio. Dopo la richiesta di rinvio a giudizio le attività dei pm Massimo Terrile e Walter Cotugno, coordinati dall'aggiunto Paolo D'Ovidio, sono proseguite. I militari del primo gruppo della guardia di finanza hanno infatti sentito altre persone informate dei fatti. Come lo scorso 14 luglio, quando i finanzieri hanno ascoltato un dipendente della Tecno El che aveva installato un impianto di monitoraggio sul viadotto fino al 2014: "Dopo quella data non è stato più rinnovato il contratto. Ricordo che nei cassoni, nell'ultima ispezione fatta nel 2016 per controllare il mancato funzionamento dei sensori, c'era acqua piovana e guano. Il personale di Autostrade non accedeva nei cassoni perché aveva una certa reticenza".

Le indagini sono durate tre anni nel corso dei quali sono stati sentiti centinaia di testimoni, acquisiti migliaia di file e documenti. A tutto ciò vanno aggiunti i due incidenti probatori: uno sullo stato del viadotto al momento del crollo e l'altro sulle cause vere e proprie del disastro.