Piaggio Aero, Palombella (Uilm): "Dopo europee incertezza, il Governo chiarisca"

di Fabio Canessa

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Assemblea dei metalmeccanici a Genova, incontro ex Ilva il 10 giugno: "Servono più investimenti"

http://video.telenord.it/wp-content/uploads/2019/06/03-UIL-canessa-02_05.mp4 “Ci auguriamo che prima o poi arrivi un chiarimento a livello di governo. Dal 26 maggio è cambiato tutto, c’è incertezza, non c’è un tavolo per discutere le vertenze aperte. Piaggio Aero non è un’azienda che chiede assistenza, ma un’azienda che continuerà a dare un valore aggiunto. Per noi avere un’interlocuzione è fondamentale”. A dirlo a Genova è il segretario dei metalmeccanici della Uil, Rocco Palombella, in assemblea coi lavoratori delle fabbriche per fare il punto sullo sciopero del 14 giugno che vedrà tutta la categoria scendere in piazza a Milano, Firenze e Napoli per chiedere riduzione delle aliquote sugli stipendi, aumento dei salari, sostegno agli investimenti in formazione, riforma degli ammortizzatori sociali. Ma giugno sarà anche un mese caldo per Piaggio Aero. Sabato 15 l’Aeronautica dovrà rispondere sulle richieste di ammodernamento e acquisto dei velivoli P180, fondamentali per consentire all’azienda di stare a galla. Nel frattempo si lavora per trovare l’acquirente, dopo le 39 manifestazioni di interesse pervenute al Mise di cui 23 per l’intera azienda. “Siamo riusciti a costringere il governo a far assumere iniziative da parte di Leonardo – commenta Palombella – è una soluzione, ma saranno importantissimi i tempi”. Alle pressioni si unisce il segretario ligure della Uilm, Antonio Apa: “Le proposte sono ancora fittizie, non c’è niente di reale. Allo stato attuale sono preoccupato perché se siamo agli sgoccioli. I quattro P180 terminati, due sono stati venduti, a giugno la cassa integrazione finirà. In assenza di volumi produttivi che piano industriale potrà presentare il commissario?”. Nuova puntata in vista anche per i lavoratori ex Ilva, diventata ormai ArcelorMittal. Il 10 giugno ci sarà un incontro a Roma con l’azienda, e da Genova i sindacati pretendono di più: “Gli investimenti sono insufficienti, ci sono problemi di sicurezza per i lavoratori – ribadisce Apa – durante l’amministrazione straordinaria nessuno ha speso niente, servono soldi per gli impianti. Per la banda stagnata ci aspettavamo più risorse. Sono stati spesi soldi per le gru, ma non per le linee di produzione”.