Petrolio, otto Paesi OPEC+ aumenteranno la produzione a settembre

Otto membri dell’alleanza OPEC+ hanno annunciato un aumento congiunto della produzione di petrolio a partire da settembre, anticipando la fine dei tagli volontari concordati nel 2023. La decisione potrebbe influire sui prezzi globali di petrolio e carburanti.

Produzione aumentata – Arabia Saudita, Russia, Iraq, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Kazakistan, Algeria e Oman aumenteranno la produzione complessiva di 547.000 barili al giorno il prossimo mese. La misura è stata annunciata al termine di un incontro virtuale tenutosi domenica tra i Paesi membri di OPEC+, che da mesi portavano avanti una strategia di tagli volontari all’offerta.

Tagli anticipati – Le riduzioni volontarie erano state introdotte a novembre 2023 con scadenza prevista per settembre 2026, ma verranno ora interrotte con oltre un anno di anticipo. L’obiettivo dichiarato è adeguare la produzione al contesto di domanda globale stabile e a scorte internazionali piuttosto basse.

Prezzi incerti – L’aumento della produzione, in teoria, potrebbe contribuire a calmierare i prezzi del greggio e dei carburanti. Tuttavia, il Brent, riferimento globale per il mercato, si mantiene vicino ai 70 dollari al barile. Secondo Clearview Energy Partners, questo potrebbe dipendere da timori su un calo dell’offerta russa e da un significativo incremento delle scorte cinesi.

Scenario geopolitico – Resta incerto l’impatto delle tensioni internazionali. “Il presidente Trump non ha ritirato la minaccia di sanzionare l’energia russa se Mosca non raggiungerà un accordo di pace con Kiev entro il 7 agosto”, ha scritto Clearview in un'analisi, ipotizzando l’introduzione di “dazi secondari” sui compratori. Il prossimo incontro dell’OPEC+ è previsto per il 7 settembre.

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