Peste suina, Sassello'. Orsi: "Grazie al sindaco avremo presto le prime gabbie"

di Redazione

"Lui, così come altri primi cittadini dell'entroterra, ha fatto una battaglia dall'inizio e si è preso responsabilità importanti"

Da cinque mesi il tema peste suina è un problema che riguarda diverse regioni italiane tra cui la Liguria. A parlare a Telenord dell'annosa questione è Franco Orsi, presidente del comitato 'Il Riccio': "A cinque mesi dall'inizio dell'emergenza non è stata fatta nessuna azione per il contenimento dell'epidemia".

Orsi prosegue entrando nel dettaglio: "L'epidemia viaggia con un animale vettore che è il cinghiale. E, al momento nessun cinghiale è stato ancora catturato o abbattuto e neanche è stata fatta una recinzione per il contenimento. Mentre gli allevatori sono stati costretti ad abbattere i maiali detenuti come misura di prevenzione. I maiali erano più di 4 mila, tutti sani".

Il numero uno del comitato Il Riccio torna ad attaccare la Regione: "Hanno applicato delle misure draconiane rispetto all'uso dei boschi e dei sentieri. Noi abbiamo salutato con piacere il fatto che le regole fossero state allentate, però di fatto non ci sono nè segnalazioni nè controlli nei boschi".

Una luce di speranza sulla questione arriva dal sindaco di Sassello, Daniele Buschiazzo. A spiegare il motivo è Orsi: "Lui, così come gli altri sindaci dell'entroterra, ha fatto una battaglia dall'inizio e si è preso responsabilità importanti. Ha fatto un piano di sicurezza, perché la diffusione dei cinghiali ha provocato anche qualche situazione di allarme. In questi giorni stanno mettendo le prime gabbie”.