Pd: Cofferati torna nel partito dopo quasi 9 anni, ne era uscito dopo il varo del Jobs Act di Renzi
di Stefano Rissetto
Dopo l'esodo in direzione di Italia Viva e di Azione di alcuni esponenti nazionali e locali
Sergio Cofferati rientra nel PD. Già segretario generale della Cgil, sindaco di Bologna e parlamentare europeo del Pd, lo storico esponente della sinistra sindacale e politica era uscito dal partito il 17 gennaio 2015, subito dopo l'approvazione del "Jobs Act", il controverso provvedimento sul diritto del lavoro varato dall'allora presidente del Consiglio Matteo Renzi, e l'altrettanto controversa sconfitta nelle primarie per la candidatura alla presidenza della Liguria, che aveva visto la vittoria di Raffaella Paita, poi battuta alle elezioni da Giovanni Toti.
Cofferati, da tempo genovese d'adozione, torna nel PD che nel frattempo ha perso, oltre a Renzi fondatore di Italia Viva, anche altri esponenti di quella parte più di centro che di sinistra che sono passati con l'ex "rottamatore". Segno che l'ex capo della Cgil, promotore nel 2002 del grande sciopero generale che secondo gli organizzatori avrebbe portato 3 milioni di manifestanti al Circo Massimo, per protestare contro la riforma dell'articolo 18 della Legge Giugni, nota come Statuto dei Lavoratori", torna a riconoscersi nel Partito democratico a guida Elly Schlein, che ha visto uscire alcuni ex Margherita come Beppe Fioroni, l'ex responsabile della sicurezza del partito Enrico Borghi e, in Liguria, 31 esponenti tra cui Cristina Lodi e Pippo Rossetti.
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