Pastorino: “A marzo e aprile a Genova il 70 per cento di morti in più rispetto al medesimo bimestre del 2019”
di Antonella Ginocchio
Per il consigliere di Linea Condivisa con questi numeri è inconcepibile l‘ordinanza emessa da Toti
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“Se si confrontano i dati dei decessi avvenuti nei mesi di marzo ed aprile del 2018 e più ancora del 2019, si vede che quest’anno, nel medesimo periodo, e fermandoci al 22 di aprile, i morti a Genova sono il 70 per cento in in più”, ha detto Gianni Pastorino, capogruppo di Linea Condivisa e vicepresidente della Commissione sanità della Regione Liguria, che ha raccolto i dati in maniera certosina, anche contattando le aziende funebri. Pastorino aggiunge anche che c ’è una discrepanza con i dati forniti dalla Regione.
Il consigliere ha ricordato che nel bimestre marzo-aprile 2018 i decessi sono stati 1576, nel 2019 i morti sono scesi a 1559. Quest’anno, invece, a marzo i deceduti sono stati 1246 e ad aprile -ma il conteggio si stoppa al 22 per ovvie ragioni – 1129, per un totale, quindi di 2375 decessi. Secondo Pastorino con questi numeri non è concepibile un’ordinanza, come quella emessa dal presidente della Regione Liguria, che allarga le maglie in materia di misure restrittive anticoronavirus, senza attendere i tempi dettati dalla decisioni governative
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