Pasqualino Monti lascia il porto di Palermo: sarà amministratore delegato di Enav

di Edoardo Cozza

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Le scelte del governo per il cda della partecipata di Stato: Alessandra Bruni presidente. Il presidente Adsp: "Manterrò gli impegni presi"

Pasqualino Monti lascia il porto di Palermo: sarà amministratore delegato di Enav

Pasqualino Monti, presidente dell'Autorità Portuale del mare di Sicilia Occidentale, che opera principalmente nel porto di Palermo, lascerà il suo incarico per diventare amministratore delegato di Enav, la società italiana per l'assistenza ed il controllo del traffico aereo. Monti sarà accompagnato nella sua nuova avventura da Alessandra Bruni, avvocato dello Stato e docente della Sapienza, che ricoprirà il ruolo di presidente.

“Manterrò la promessa e gli impegni assunti quando, nel 2017, ho stretto idealmente la mano alla portualità della Sicilia occidentale e a una squadra eccezionale di collaboratori”. Pasqualino Monti tiene subito a precisare che eventuali nuovi incarichi non gli impediranno di continuare, e di concludere a scadenza, il suo mandato alla guida del network siciliano.

“Credo – riprende Monti - che sia dovere di un amministratore pubblico completare le opere avviate con fatica che hanno consegnato a quest’isola porti in grado di attrarre traffici e commerci, di garantire occupazione ai giovani e ricchezza alle comunità su cui insistono. Il nuovo ruolo, se verrà, è assolutamente compatibile - come dimostrano numerosi altri casi - con quello di presidente dell’AdSP. Naturalmente, sarà mia intenzione rinunciare al compenso che ho fin qui percepito. Ma mai verranno meno nella mia attività professionale spirito di sacrificio, senso del dovere e massima dedizione ed efficienza”.                                                                                                                                                                        
Il secondo mandato di Monti in Sicilia si concluderà nel 2025: “Da manager pubblico non posso perdere questo treno ma non posso, e non voglio, lasciare in asso una rivoluzione avviata che ha prodotto soprattutto un cambiamento di mentalità, ha introdotto un modello Sicilia occidentale che in pochi si aspettavano e che adesso è realtà. E di cui io vado fiero”. 

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