Paganini star internazionale, nasce associazione per itinerario storico europeo

Non è un paradosso definire Niccolò Paganini una delle prime star della storia della musica, addirittura rockstar come accadde in occasione della mostra al Ducale: la lunga tournée europea condotta dal 1828 al 1834 previde 400 concerti, 2271 giorni di tournée, oltre 20.000 chilometri percorsi in carrozza, oltre 100.000 spettatori, numeri impressionanti se riferiti all'epoca.

Il geniale violinista, genovese con origini a Carro in alta val di Vara, visitò Austria, Germania, Polonia, Paesi Bassi, Francia, Inghilterra, Scozia, Irlanda, sottoponendosi a fatiche smisurate. Con lui un fidato segretario oltre al figlioletto da accudire. Paganini è stato probabilmente il primo grande musicista autenticamente "europeo" per il grande seguito popolare che lo aveva portato a confrontarsi con musicisti di estrazione differente, sempre rispettandone la formazione e la diversità di stili.

Nelle scorse settimane, per dare ulteriore rilievo alla figura di Paganini musicista europeo, è stata costituita a Genova, negli uffici della GOG Giovine Orchestra Genovese, l'Associazione "European Paganini Route", ente di riferimento dell'Itinerario Culturale Internazionale dedicato a Paganini che sarà candidato alla certificazione nell'ambito del Programma "Itinerari Culturali del Consiglio d'Europa". Al momento esiste solo un altro itinerario culturale approvato dedicato a un musicista ed è quello relativo a Wolfgang Amadeus Mozart.

Lunedì prossimo, alle ore 15.30, a Palazzo Tursi si terrà la prima Assemblea Internazionale della Associazione. Presidente dell'Associazione European Paganini Route è stato nominato Nicola Costa e il Comitato scientifico internazionale avrà come coordinatore il musicologo Roberto Iovino. Verrà presentata la candidatura anche in relazione agli interlocutori esteri interessati. L'Itinerario toccherà 9 Paesi: Italia, Francia, Germania, Austria, Ungheria, Cekia, Polonia, Regno Unito e Finlandia, elenco peraltro destinato ad aumentare.

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