Omicidio Scagni, la mamma di Alberto scriverà al ministro Nordio: "Questa è giustizia?"

di Redazione

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Il motivo è la mancata presenza del consulente della procura alla riunione dopo la riapertura dell'incidente probatorio sulla salute psichiatrica del figlio

Omicidio Scagni, la mamma di Alberto scriverà al ministro Nordio: "Questa è giustizia?"

Scriverà al neo ministro della Giustizia Carlo Nordio la mamma di Alberto Scagni, l'uomo che ha ucciso la sorella Alice il primo maggio. Il motivo è la mancata presenza del consulente della procura alla riunione dopo la riapertura dell'incidente probatorio sulla salute psichiatrica di Alberto. La discussione della perizia era stata rimandata per "la presunta impossibilità dello stesso consulente, Giacomo Mongodi, di esporre il proprio parere", ha denunciato Antonella Zarri. I genitori dei due fratelli si erano rivolti alla salute mentale e alla Polizia per chiedere aiuto ma le loro richieste sarebbero state sottovalutate. Per questo sono indagati per omissione due agenti e una dottoressa. Il perito del giudice aveva dichiarato Scagni semi infermo. Per i familiari sarebbe invece totalmente incapace mentre per la procura sarebbe perfettamente capace di intendere e volere.

Lo scorso 3 novembre l'incidente probatorio era stato rimandato a causa di uno scontro tra consulenti, uno scambio di accuse che ha portato a un rinvio al 22 dicembre. La consulenza della procura era stata depositata solo la mattina del 3 novembre e non era stata discussa prima. Per questo l'accusa aveva chiesto di rimandare tutto e il giudice aveva accolto la richiesta.

"Il perito aveva concluso per una grave seminfermità mentale nella sua relazione. Su questo punto non concordavano né Mongodi né il pubblico ministero i quali, con una forzatura evidente, ci hanno impedito di porre termine all'incidente probatorio", accusa Zarri. "Il giudice ha ordinato la riapertura dell'incidente probatorio. Veniva quindi disposto per sabato 19 novembre un nuovo incontro tra tutti i consulenti per tenere conto della relazione del dottor Mongodi, affinché il perito del giudice potesse riferirne il prossimo 22 dicembre".

Il consulente, però, denuncia la famiglia Scagni, "non si è neppure presentato e ha fatto sapere che non scriverà nulla. Altri mesi persi inutilmente sulla nostra pelle. Questa è la Giustizia? Lo chiederò al Ministro Nordio - conclude la madre di Alice e Alberto Scagni -. Gli chiederò: ma Lei, caro ministro, che è un ex pubblico ministero, si sarebbe comportato in questo modo? Per lei va tutto bene?".