Omicidio Cella, la criminologa Delfino Pesce a Telenord: "Troppi errori, ora la verità"

di Matteo Angeli

"Tutto è partito da un bottone ritrovato a casa dell'indagata. Ci sono anche altri elementi che portano in una direzione"

Antonella Delfino Pesce, specialista in genetica all’Università di Bari, è la donna che di fatto ha portato ad una svolta le indagini per l'omicidio avvenuto a Chiavari 25 anni fa di Nada Cella. Grazie ad alcune intuizioni e ad un lavoro meticoloso è riuscita a portare una luce dentro l'inchiesta che era stata riaperta nel 2010 puntando l'attenzione su Anna Lucia Cecere, oggi indagata per omicidio.
Appassionata di auto, tatuaggi e moto, Antonella Delfino Pesce oggi vive e lavora a Bari. La sua attenzione verso Anna Maria Cecere era partita da una serie di testimonianze che la indicavano in strada davanti al portone del civico dove è stato commesso l'omicidio e da quel bottone trovato nella sua abitazione identico a quello trovato vicino al corpo di Nada. "Base metallica incastonata, una stella a cinque punte e una scritta "Great Seal of the State of Oklahoma" si legge nel verbale.

Antonella, la sua intuizione l'ha portata su tutte le prime pagine...
"Una giornata incredibile quella di oggi. Mi stanno chiamando da tutte le parti d'Italia. Stamattina qui a Bari mi sono trovato anche una troupe televisiva sotto casa, mi sembra tutto così strano"

Lei abita a Bari. Come è finita nel caso Cella?
"Nel 2017 stavo frequentando un Master in criminologia all'Università di Genova, dovevo fare la tesi. Un giornalista mi disse: "Perché non ti occupi di Nada Cella?". La cosa mi ha intrigato subito, ho iniziato e mi ci sono messa testa e anima per quattro anni"

Anna Lucia Cecere era già finita nelle indagini e persino indagata, poi ne era uscita. Cosa è successo?
"I carabinieri avevano fatto un ottimo lavoro, ma non è stato sufficiente evidentemente. La Procura ha ritenuto di non seguire quella pista e così sono passati tutti questi anni".

Ma quel bottone trovato in casa dell'indagata nel 1996?
"Grazie al Dna possiamo risalire a chi ha tenuto in mano quel bottone. Ci sono anche altri elementi che portano in una direzione ma per ora mi fermo qui perché aspettiamo l'esito degli esami. Sono strafelice che le analisi siano state affidate al miglior professionista in Italia il professor Giardina. Per ora mi basta questo".

La mamma di Nada l'ha ringraziata pubblicamente...
"E io ringrazio lei perche Silvana è una donna eccezionale che ha sofferto tantissimo e che porterò sempre come esempio. Una persona straordinaria che mi ha sostenuto anche nei momenti quando faticavo a trovare la strada giusta. Ha tirato fuori gli atti e altri siamo andati a chiederli in Procura. Insieme abbiamo lavorato tanto e bene".