Nomine nei porti italiani: Federica Montaresi verso la Sardegna, incognite su Genova e Civitavecchia
di Carlotta Nicoletti
La partita delle presidenze portuali entra nel vivo: Montaresi in pole per la Sardegna, mentre a Genova e Civitavecchia la situazione resta fluida
Federica Montaresi, attuale commissario dei porti della Spezia e Carrara, è la principale candidata per guidare l’Autorità di Sistema Portuale della Sardegna. Dopo essere stata vice di Mario Sommariva ed essere stata considerata per la presidenza del porto ligure – poi affidata a Bruno Pisano – Montaresi sembra pronta a raccogliere il testimone da Massimo Deiana. Le sfide non mancano: il traffico passeggeri è il perno dell’economia portuale sarda, con i traghetti che garantiscono la continuità territoriale con il continente e le crociere in costante crescita. Sul fronte cargo, invece, il transhipment a Cagliari è ormai un progetto accantonato, mentre gli investimenti di Grendi rappresentano una risorsa per il traffico merci.
Palermo e Trieste – Situazione più definita in Sicilia, dove Luca Lupi è il favorito per la presidenza del porto di Palermo. Già segretario generale sotto Pasqualino Monti, la sua nomina garantirebbe continuità nella gestione dei cantieri avviati. A Trieste, invece, il principale candidato è Antonio Gurrieri, attuale segretario generale dell’Authority, che potrebbe avere la meglio sull’attuale commissario Vittorio Torbianelli.
Genova – Matteo Paroli è in pole per prendere le redini del principale porto italiano. Il centrodestra lo sostiene e il suo spostamento da Livorno potrebbe risolvere un nodo politico. Tuttavia, il contesto è complesso: l’inchiesta che ha travolto lo scalo e il caso Spinelli, passato da un contenzioso amministrativo a un’indagine penale, pesano sul futuro del porto. Edoardo Rixi, viceministro alle Infrastrutture, ha sintetizzato la difficoltà della scelta con un’immagine biblica: “Non si può mettere un agnello in mezzo a un branco di lupi”.
Civitavecchia e altre nomine – Per lo scalo laziale si è aggiunto un nuovo nome nella corsa alla presidenza: Andrea D’Angelo, imprenditore della logistica vicino alla Lega, si affianca a Matteo Gasparato e Massimiliano Grasso. Pino Musolino potrebbe spostarsi a Messina, ma la politica locale potrebbe opporsi. A Napoli, la situazione di Andrea Annunziata, inizialmente considerato il prescelto, si è complicata. In Puglia, Giovanni Gugliotti (Taranto) e Francesco Mastro (Bari) sembrano ormai sicuri, mentre Gioia Tauro resta senza un candidato definito.
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