"Noi ci siamo", la forza delle donne per supportare chi soffre di tumore metastatico al seno

di Eva Perasso

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Un evento da tutto esaurito al Carlo Felice: insieme istituzioni, ospedali, associazioni

"Noi ci siamo": ecco la forza delle donne, riunite per dare supporto - medico, psicologico, materiale - alle persone malate di tumore metastatico al seno. Un percorso difficile e una parola - metastasi - ancor più dura da pronunciare. Che non deve però diventare un tabù. Grazie ai percorsi messi in atto nelle 5 breast unit della Liguria, grazie al supporto delle associazioni (come l'associazione nazionale del tumore al seno metastatico "Noi ci siamo", che ha collaborato con Asl3 e Regione Liguria nel corso dell'evento tenutosi ieri al Carlo Felice di Genova), è possibile aiutare chi ne soffre. Un incontro all'Auditorium del Carlo Felice di Genova, nel pomeriggio del 28 ottobre, ha visto una platea gremita ascoltare i relatori sul palco.

"Siamo qui per sdoganare la parola metastasi e renderla sempre più vicina al concetto di wellness, di benessere", apostrofa Carlo Luigi Bottaro, direttore generale di Asl3. "Una parola che fa paura: ma noi vogliamo che diventi una parola fruibile, non un elemento tout court negativo. Vogliamo dire alla donna metastatica che ha un futuro e che il suo futuro ci vedrà accanto a lei, soprattutto per renderle la vita il più possibile simile a quella di una donna in assoluta esenzione dalla malattia", chiude il direttore. 

"All'interno delle breast unit fortemente volute da Regione Liguria c'è oggi un percorso dedicato alle donne con tumore metastatico. Un momento duro, ma con i professionisti che sono in grado di spiegare ed aiutare tutto può essere affrontato" dichiara l'assessore regionale alla Sanità Sonia Viale.

Delle 5 Breast Unit sul territorio ligure, due sono a Genova: una presso Asl3, l'altra al San Martino-IST. "In Liguria manca ancora un registro delle donne metastatiche, sappiamo che sono più di 35mila in Italia ma non sappiamo quante esattamente siano in Liguria", rileva Nicoletta Gandolfo, responsabile della Breast Unit di Asl3. "Se ci mettiamo tutti insieme, professionisti, istituzioni, donne, riusciremo sicuramente a costruire qualcosa di buono".