Nodo Ferroviario, Bucci: "Non chiamiamolo più Modello Genova… chiamiamolo Modello Italia"

di Redazione

E intanto la ministra De Micheli annuncia: "La Liguria ha bisogno di nuove opere, in arrivo un miliardo nei prossimi mesi"

Video momentaneamente non disponibile.

Dopo quasi due anni di stop riparte il cantiere del Nodo ferroviario di Genova. Alla cerimonia per la ripartenza dei lavori c'erano il ministro delle Infrastrutture Paola de Micheli e il sottosegretario Roberto Traversi. Presenti anche il sindaco Marco Bucci, il presidente della regione Giovanni Toti e il nuovo Arcivescovo Marco Tasca.

"È un bel giorno, atteso da tempo - ha detto il sindaco di Genova Marco Bucci - Ci sono 600mila persone che hanno bisogno di questa infrastruttura. Mi sento in famiglia perché le aziende sono le stesse del ponte e del Valico. Da voi mi aspetto tempi più brevi. Ci sarà la parte merci indipendente da quella passeggeri così Genova sarà il principale porto del Mediterraneo. Abbiamo presentato al presidente del consiglio un piano da 5 miliardi di euro per Genovae ci aspettiamo anche il trasporto pubblico per arrivare al 2025 senza mezzi a combustione. Vogliamo essere un esempio ma non chiamiamolo più Modello Genova… chiamiamolo Modello Italia".

"La Liguria per la sua conformazione ha bisogno di opere nuove. Porti strategici e serve un sistema infrastrutturale. - affemr al ministra Paola De Micheli - Nel piano Italia veloce abbiamo inserito un miliardo per i prossimi mesi per la Liguria. Stiamo predisponendo il commissariamento per alcune opere e poteri speciali per stazioni appaltanti."

Intervenuto anche il presidente Toti: "Questo è un cantiere difficile per il nostro sistema. Bisogna interrogarsi sul perché. L'abbiamo inaugurato la prima volta nel 2009-2010 questo ci impone di farci delle domande. Oggi abbiamo un accordo europeo di cui vedremo i frutti ma questi soldi vadano in investimenti utili al paese.  Non ci sia più un altro Nodo di Genova. Il ponte? Sta sulle scatole perché ha dimostrato che le cose si possono fare. Spero che possano arrivare tante altre persone a lavorare per la Diga, la Pontremolese...".

Mi viene in mente il film di Troisi 'Ricomincio da tre', sono convinto che questa sia la volta buona". Lo ha detto l'Ad di Rfi Maurizio Gentile, al riavvio del cantiere per il nodo ferroviario di Genova, fermato due volte in dieci anni per problemi economici delle aziende che avevano firmato i contratti. "I lavori sono stati fermi a lungo dopo il secondo fallimento - ha ricordato - ma ora possono partire uniti a quelli del Terzo Valico, grazie alla applicazione di una direttiva Ue". Gentile ha spiegato che i lavori, della durata di 30 mesi, prevedono il quadruplicamento dei binari tra Genova Voltri e Genova Sampierdarena e il sestuplicamento nel tratto tra Genova Brignole e Genova Principe". Merci e passeggeri viaggeranno su linee diverse. "Potremo aumentare del 50% i treni circolanti - ha detto Gentile - e fare viaggiare convogli fino a 750 metri di lunghezza. Tutto il nodo di Genova sarà collegato direttamente al Terzo Valico ferroviario che dovrebbe essere completato nel 2024". L'Ad di Rfi ha infine annunciato che è stato pubblicato sulla gazzetta euroepa il bando di gara per la nuova fermata ferroviaria dell'aeroporto di Genova nella zona Erzelli-Cornigliano.