Nodo di San Benigno, il progetto cambia ancora: la consegna slitta al 2022
di Fabio Canessa
1 min, 39 sec
Sparisce la rotatoria all'inizio di lungomare Canepa, ci sarà una rampa riservata ai tir. Resta la rampa di via Cantore
In fondo a lungomare Canepa, davanti all'attuale varco di Ponte Etiopia, non ci sarà nessuna rotatoria. Verrà costruito invece un sovrappasso a forma di C, un "torna-indietro", come si dice in gergo tecnico, per consentire ai camion in uscita dall'autostrada di entrare in porto senza interferire col traffico cittadino. Cambia il progetto del secondo lotto del nodo di San Benigno, una variante che farà lievitare di circa il 30% del costo dell'opera (21,7 milioni a carico di Autostrade) e che servirà a velocizzare i flussi, ma che ritarda la tabella di marcia. Ora la consegna, prevista inizialmente per il 2021, slitta all'estate del 2022.
A spiegare gli ultimi aggiornamenti è Marco Centolani, project manager di Aspi, in commissione consiliare a palazzo Tursi. Oltre alla rotonda cancellata c'è un'altra pesante modifica, quella che permetterà di tenere in piedi la rampa di accesso alla Sopraelevata da via Cantore, blindata dal Comune nel 2018 dopo i due giorni di caos durante il test che ne simulava la demolizione.
I camion in uscita dalla A7, con questa variante chiesta espressamente da Tursi, dovranno passare su un tratto di Sopraelevata oggi vietato ai mezzi pesanti. La ditta Carena dovrà quindi adeguare un tratto di cavalcavia lungo 90 metri sopra la ferrovia in via di Francia. Rfi ha fornito una 'finestra' da marzo a novembre 2020 per le interruzioni dei treni, perciò bisognerà iniziare le operazioni con l'autunno dell'anno prossimo (nella foto sopra, come cambia il progetto)
Lato mare, la modifica più sostanziale è dunque il tornante che permetterà ai tir di 'scavalcare' completamente lungomare Canepa ed entrare in porto senza più interferenze (nella foto sotto, la planimetria aggiornata). Per farlo, però, servirà un raccordo con la sopraelevata portuale, progetto che dipende invece dall'Autorità di sistema. Per le auto e le moto verranno mantenute le due corsie in salita e in discesa dall'Elicoidale. Chi arriva da Ponente, quindi, potrà entrare in A7 con una rampa dedicata, senza rallentamenti. Garantito anche l'eventuale collegamento col tunnel subportuale, progetto che però, al momento, sembra di nuovo sparito dai radar.
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